tag:blogger.com,1999:blog-3800693073484555872.post5915655590543791950..comments2024-02-21T07:16:24.013+01:00Comments on Contravveleni e Antidoti: Ottonello su Nietzsche e Heidegger: Consigli ai portatori di imbarazzanti maschere super umaneEdizioni Solfanellihttp://www.blogger.com/profile/12999923381561771382noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-3800693073484555872.post-14172400569507876952019-08-08T02:51:26.215+02:002019-08-08T02:51:26.215+02:00 Personalmente vedo il coinvolgere la crisi della ... Personalmente vedo il coinvolgere la crisi della destra cosi´ come le pretese minacce al cristianesimo come manifestazioni di dispute interne al mondo conservatore (che in molti casi, in realta´, attraverso il conservare diviene molto piu´ ¨prospettico¨ del mondo progressista e non e´ detto che attualmente sia cosi´ tanto ¨deragliato¨), soprattutto dovute a mancanza di strumenti concettuali adeguati, chissa´ perche´ non solo Nietzsche fu filosofo del ¨posdomani¨, ma anche gli altri di cui abbiamo parlato, magari di un posdomani che ancora ritarda a giungere. Ritengo che l´obiettivo reale di una certa area di pensiero dev´essere la guerra al comune avversario rappresentato dalla decadenza modernista nonche´ la restaurazione di valori da essa seppelliti , e che il fruire della ricchezza culturale espressa dalla corrente formata dagli autori succitati (e da molti altri di minor fama) sia la strada maestra per trovare punti di collaborazione o anche conciliazione piuttosto che di conflitto o rottura con la religione identitaria d´Occidente o con il patrimonio storico della destra in generale. <br />Non potendo sapere pero´ quanto seguito possa avere un tono aggressivo, come quello espresso da Ottonello, all´interno della compagine conservatrice, ho trovato interessante rilevare in particolare che la verbosita´ di cui lo stesso Ottonello e Vassallo accusano il Nietzsche, l´Evola e l´Heidegger sono piuttosto caratteristiche dello stile espresso dal loro intervento. E la verbosita´ e´ una pratica che allontana dalla coerenza e, perche´ no, da un piacevole e produttivo dibattito filosofico che si dovrebbe coltivare all´interno della compagine conservatrice stessa. <br />jenseitshttps://www.blogger.com/profile/10854207870873860571noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3800693073484555872.post-20131763192102197182019-08-08T02:50:46.006+02:002019-08-08T02:50:46.006+02:00 Appunto rispettando questo principio non prendero... Appunto rispettando questo principio non prendero´ posizione a favore o contro il tradizionalismo, voglio solamente analizzare le opinioni del professor Ottonello e misurare che valore possano avere nel merito del tema affrontato. Vassallo, che le commenta, definisce per esempio Julius Evola ¨dadaista in libera e caotica corsa sulla pista dell´Asia immaginaria¨, descrizione che per noi puo´ valere piu´ come elogio che come insulto. Ma nemmeno Guenon (¨il massone¨) e Heidegger si salvano da una scrupolosa analisi neuropatologica che l´improvvisato psicologo (professore di filosofia) Ottonello, spalleggiato dal cattolico integralista Vassallo, intraprende allo scopo di dimostrare per esempio la ¨pesca a piene mani¨, effettuata da Nietzsche, nell´¨armamentario di luoghi comuni¨ contro il cristianesimo, che sfocerebbe in un´insanabile e delirante megalomania successivamente raccolta da un Heidegger ¨tombale¨ in quanto trasformatore dell´essere per l´essere in essere-per-la-morte. Insomma un ¨naufragio gnostico dell´apostasia moderna¨, conclusione che non considera il valore dello gnosticismo come parte del cristianesimo delle origini e che evidentemente pretende un conflitto fra l´affidarsi totalmente alla fede in Cristo e la possibilita´ di una gnostica conoscenza introspettiva del divino, la cui incompatibilita´ con la dottrina cristiana e´ tutta da dimostrare, cosi´ come da dimostrare e´ che l´esito heideggeriano non sia di tipo mistico bensi´ di ¨totale evasione neognostica dalla filosofia¨. Non vogliamo comunque negare, per esempio, certi aspetti enfatici al limite del delirio di Nietzsche, quello che vogliamo affermare e´ che per polemizzare senza ideologizzare occorre studiare e confrontare prima di pervenire ad una conclusione globale. Cosi´, bisogna sapere che il delirio per Nietzsche era un elemento determinante del filosofare, quindi risulta improduttivo ai fini della riflessione sui destini della destra menzionare, come fa l`intervento che stiamo trattando, un aspetto stilistico-interpretativo specifico dell´autore Nietzsche ed escludere le rilevanze che dai suoi libri si possono trarre per contribuire ad un meditare completo. Peraltro, quanto il cristianesimo abbia espresso ¨una rabbiosa e vendicativa avversione alla vita, mascherandola con la fede in un´altra e migliore vita¨ , opinione nietzscheana sottolineata da Vassallo, e´ altrettanto irrilevante, considerando che una revisione dello stato della destra non puo´ limitarsi all´analisi dei soli rapporti con la religione ma al massimo con la piu´ amplia concezione della fede che, se non si e´ vissuti su Marte negli ultimi decenni, occorre ricordare che ha presentato sempre piu´ visioni diversificate pur mantenendosi dentro la tradizione cristiana o perlomeno dentro il rispetto per essa al di la´ della propria appartenenza alla comunita´ dottrinale e che dunque necessita di approfondimenti, non di sentenze. Destra in ogni modo non e´ solo confessione ma anche sentimento nazionale cosi´ come liberalismo economico e politiche sociali, a seconda delle tendenze. <br />jenseitshttps://www.blogger.com/profile/10854207870873860571noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3800693073484555872.post-76356127440420442662019-08-08T02:48:42.992+02:002019-08-08T02:48:42.992+02:00
Accetto volentieri di confrontarmi con l´interve... <br />Accetto volentieri di confrontarmi con l´intervento di Piero Vassallo su Pier Paolo Ottonello (entrambi professionisti della filosofia) e la sua polemica contro certo pensiero generalmente inquadrato a destra secondo criteri superficiali, ma in realta´ eterogeneo in direzioni esistenzialiste, cosi´ come tradizionaliste e altre, comunque difficilmente etichettabili politicamente (blog ¨Contravveleni e antidoti¨, ¨Ottonello su Nietzsche e Heidegger, consigli ai portatori di imbarazzanti maschere superumane¨). Per Ottonello, questo luminare in stile ¨barone universitario¨, che abbandona il principio della neutralita´ politica e dell´obiettivita´ (come ricerca dell´equilibrio, non certo per sopprimere opinioni personali, che si accettano) per schierarsi apertamente fin dalle prime righe, alcuni ¨ filosofemi¨ sarebbero responsabili del deragliamento della destra, a causa di ¨seduzioni anacronistiche di sapore orientale che oggi ammuffiscono sugli scaffali di marginali librerie¨. Dopo essersi autonominato alfiere di tutta la destra, come se essa costituisse una galassia uniforme, ed appunto aver da subito abbandonato la ricerca dell´equilibrio di giudizio nonche´ un pizzico di necessaria umilta´su quanto la cultura di destra necessiti delle sue difese, Ottonello accusa la filosofia nietzcheana et similia (Evola, Spengler, ecc.) di ¨metapolitica¨, dimostrando cosi´ il principio psicologico del ¨transfert¨: accusare gli altri delle proprie azioni, visto che chi fa metapolitica e´ proprio Ottonello (fare metapolitica non ha un´accezione negativa in se´, questo si sa, ma Ottonello sembra insinuare che praticarla non competa a ¨certa filosofia¨, al che rispondiamo che allora a nessun filosofo, nemmeno a chi insegna, competa menzionarla, ammesso che realmente gli autori citati abbiano voluto utilizzare i loro contenuti per obiettivi politici prima che culturali ¨puri¨, il che e´ cio´ che pare si suggerisca nell´articolo). Poi carica di una tale responsabilita´, ¨deragliare la destra¨, le spalle di una corrente filosofica (peraltro a sua volta molto frastagliata, come si e´ detto, in particolare quella di Nietzsche) che se esprime soltanto ¨seduzioni ario-indo-cinesi ammuffite in marginali librerie¨ (anche se e´provato che Nietzsche e´ il filosofo piu’ letto dai giovani, ma Ottonello risponderebbe allora che si tratta di volgare cultura di massa), sono spalle che appaiono realmente fragili per essere in grado di compiere il delitto di rovinare la destra. Quindi, che si tratti di una corrente seguita o trascurata, criticarla in relazione al destino della destra non ha davvero senso. In ogni caso, ci si aspetterebbe ben altro atteggiamento dall´esponente di una disciplina che dovrebbe essere molto piu´ aperta e comunque non disprezzare millenni di saggezza asiatica che tra l´altro ha influenzato molto della nostra. La colpa di questa filosofia definita ¨superumana¨ (ma Nietzsche parlava di ¨oltreuomo¨, non di ¨superuomo¨) : essere attinente alla sapienza orientale, quindi sic et simpliciter avversaria del cristianesimo. Una domanda: insegnando ai suoi pupilli questo docente commentera´ a suo modo ogni autore distinguendo fra i ¨buoni¨ e i ¨cattivi¨? Tutti gli storici ed in generale gli intellettuali dovrebbero sapere che perfino con personaggi come Hitler occorre essere obiettivi e non farsi trascinare da fervore ideologico. <br />jenseitshttps://www.blogger.com/profile/10854207870873860571noreply@blogger.com