martedì 19 agosto 2014

TEOLOGIA DELLA PERFEZIONE CRISTIANA: Invito alla lettura (di Mauro Buzzetti)

Certa bonum certamen fidei
I Timoteo 6,12


Antonio ROYO MARIN
TEOLOGIA DELLA PERFEZIONE CRISTIANA
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 19949 (1987)


Il docente e teologo domenicano Antonio Royo Marin (1913-2005), ha consegnato alla storia della teologia “una” - come la definisce (p. 19), sulla base solida di San Tommaso, trattandosi di un testo preconciliare (la prima edizione spagnola è del 1954) – il testo che ancora oggi rappresenta uno dei vertici didattici del combattimento spirituale cattolico, integrando dottrina ed esempi tratti dalla vita dei mistici.
Oltre alla utilissima Introduzione Generale (1) – per l'inquadramento della materia – e alle altrettanto utili appendici, il testo si articola in 4 parti e in 659 paragrafi numerati progressivamente per agevolare i riferimenti e i richiami:
1) Fine della vita cristiana
2) Principi fondamentali della Teologia della Perfezione
3) La vita cristiana nel suo sviluppo ordinario
4) I fenomeni mistici straordinari
Volendo essere questo solo un invito alla lettura non entriamo nel merito dei temi trattati una sorta di indice sintetico, vista l'ampia articolazione di quello reale, o anche sussidio introduttivo alla materia – e, a seguire, quelli che a parere di chi scrive costituiscono i motivi principali che ne consigliano la lettura e lo studio rispetto ad altri testi di ascetica.

1) Nella prima parte (Il fine, pp. 41-90, in 3 capitoli e una appendice), si chiarisce la relazione tra la propria felicità, la glorificazione di Dio attraverso la propria vita, la configurazione a Cristo e il ruolo di Maria S.S., nella nostra santificazione:
— Il fine della vita cristiana
— La configurazione a Cristo
— La Vergine Maria e la nostra santificazione
Appendice: La Santa Schiavitù mariana

2) Nella seconda parte (Principi fondamentali della T.d.P., pp. 93-342, in 5 capitoli) vengono illustrate quelle nozioni e quei concetti che servono da fondamento per affrontare – nelle due parti successive – le tappe operative, ordinarie e straordinarie, del combattimento spirituale.
L'articolazione utilizzata dal p. Royo Marin è la seguente:
— Natura e organismo della vita soprannaturale
— Sviluppo dell'organismo soprannaturale
— Perfezione cristiana
— Natura della mistica
— Relazione tra la perfezione e la mistica

3) Nella terza parte (La vita cristiana nel suo sviluppo ordinario, pp. 343-1024, in 11 capitoli) l'Autore descrive la parte del combattimento spirituale che chiama ordinaria – per distinguerla da quelle realizzazioni che, in pratica, sono riservate a pochi, ossia sono straordinarie – e che separa in ulteriori due fasi della vita di perfezione:
— libro primo: Aspetto negativo della vita cristiana (negativo da “non fare”) ossia l'eliminazione degli impedimenti alla nostra santificazione;
— libro secondo: Aspetto positivo della vita cristiana, ossia tutto ciò che si deve praticare per giungere alla santità (secondo il progetto di Dio per ognuno).
Il libro primo di questa terza parte si svolge in 6 capitoli:
— La lotta contro il peccato
— La lotta contro il mondo
— La lotta contro il demonio
— La lotta contro la propria carne
— La purificazione attiva delle potenze
— Le purificazioni passive
Il secondo libro si articola in 5 capitoli distinti in due parti:
I) Mezzi fondamentali di perfezione
— I sacramenti (Penitenza, Eucarestia e Santa Messa)
— Le virtù infuse e i doni dello Spirito Santo (sono esaminate le virtù – teologali e cardinali o morali insieme ai doni corrispondenti)
— La vita di orazione
II) Mezzi secondari di perfezione
— Mezzi secondari interni (legati alla persona, di tipo psicologico e fisiologico)
— Mezzi secondari esterni (legati al metodo, che si conclude con una appendice sul discernimento degli spiriti, complementare alla parte sulla direzione spirituale)

4) Infine la quarta parte che tratta de “I fenomeni mistici straordinari” (pp. 1025-1132, in 2 capitoli e una parte introduttiva):
— Le cause dei fenomeni straordinari
— I fenomeni in particolare

Veniamo ora al nostro “invito alla lettura”.
Abbiamo parlato di vertice didattico per almeno 10 motivi che andiamo a sintetizzare.
1) Intanto lo stile che consente un facile approccio non solo agli studiosi e specialisti (docenti, direttori spirituali e sacerdoti) ma anche a tutti coloro che ritengono rispondere al comando di Cristo <> (Mt 5,48), attraverso un lessico organicamente spiegato, tanto da costituire un glossario fondamentale della materia (1).
2) Il collegamento continuo alla Somma Teologica e alla altre opere minori di San Tommaso, con un riferimento programmatico alla enciclica di S.S. Pio XI “Studiorum Ducem” del 1923 (2).
3) La spiegazione del rapporto organico tra le parti della teologia che introducono o affiancano quelle della Perfezione (e che altri autori chiamano anche Teologia Spirituale o Teologia Ascetica e Mistica): ossia la Teologia Dogmatica (da cui provengono i principi), la Teologia Morale (di cui la T. d. P. costituisce lo sviluppo o il compimento) e la Teologia Pastorale (che insegna come portare tutti – attraverso la direzione spirituale – al combattimento dello Spirito, secondo i doveri di stato e il progetto di Dio su ognuno).
4) I riferimenti – per i possibili approfondimenti e confronti – agli altri autori che trattano gli stessi temi – ricordiamo tra gli altri il p. Reginaldo Garrigou Lagrange o.p. (1877-1964), il certosino Francesco Pollien (1853-1936), il benedettino Columba Marmion (1858-1923) – attraverso la citazione di una vastissima bibliografia, in introduzione generale e delle parti, a fondo pagina e nell'appendice storico-bibliografica.
5) La descrizione progressiva e sistematica del cammino di perfezione, come esemplifichiamo nella sua distinzione tra vita ascetica e vita mistica: <> (p.14).
6) L'utilizzo di una ferrea logica e di una organizzazione scientifica moderna della materia, esemplificata non solo dall'articolazione tomista in oggetto, fine e mezzi ma anche dalla strutturazione in parti, sezioni, capitoli e paragrafi (numerati, come ricordavamo, progressivamente fino al 659).
7) Il chiaro riferimento alla gerarchia delle fonti teologiche (p. 30 e segg.), della dottrina e della Rivelazione: Scrittura, Tradizione, Magistero ordinario e solenne.
8) Il modello cristologico della perfezione (p. 47, La configurazione a Cristo): la perfezione è realizzare con fedeltà il progetto del Padre – glorificandolo con la nostra vita – a cui si oppone il peccato (che frequentemente si manifesta anche come un “nostro progetto buono”, di cui Dio diventa, in modo idolatra, un venerabile strumento).
9) La capacità di sintesi che ad esempio emerge dalla definizione della Teologia della Perfezione: <> (p. 23).
10) Le sue fitte 1214 pagine (sono scritte con un carattere così piccolo che per non perdere la vista servirebbe una edizione di almeno il doppio della foliazione) sono corredate da 3 fondamentali strumenti di ricerca e di approfondimento: il Prospetto Storico-Bibliografico, dove gli autori citati, talora con brevi cenni biografici, e la loro produzione sono articolati per periodo e scuole di appartenenza (pp. 1135-1163), che costituisce una vera e propria, completa storia della spiritualità cristiana per titoli; l'indice analitico (tematico) e l'indice onomastico.

Ringraziamo questo fedele figlio della Chiesa per i bene che ha fatto e farà a tante anime, che riusciranno a vincere il vizio dell'accidia e affrontare un lavoro così utile per la salute propria e del mondo nel quale vivono.

Rapallo, 16 agosto 2014

Mario Buzzetti




NOTE

(1) Nell'Introduzione Generale – pp. 11-40 (in 7 paragrafi) – definisce la terminologia utilizzata, attività indispensabile per il neofita e utile per tutti: vita spirituale e soprannaturale, perfezione cristiana, ambito naturale e soprannaturale, virtù acquisite e infuse, doni dello Spirito Santo, orazione, ascetica, mistica, teologia dogmatica, morale, pastorale, teologia naturale (o teodicea) e soprannaturale, fonti (Rivelazione, Scrittura, Tradizione, Magistero ordinario e solenne), mistica dottrinale e sperimentale, psicologia razionale e sperimentale.
(2) p. 10, <<(…) se qualcuno vuole conoscere a fondo questi e altri punti fondamentali della teologia ascetica e mistica, è necessario che si rivolga, anzitutto, all'“Angelico Dottore”, 29/6/1923, in Acta Apostolicae Sedis (A.A.S.) 15, 1923, p. 320


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