sabato 14 gennaio 2017

Cinque milioni di immigrati alla tavola degli italiani poveri

Restituita l'Africa agli africani, il delirio progressista contempla infine la metamorfosi sincretista dell'Occidente, un devastante progetto, che contempla la metamorfosi terzomondiale della civiltà cristiana”.
Don Miche Rosati


 Afflitti da una crisi economica, che produce mortificanti disoccupazioni giovanili e diffonde sconforto e malessere nelle famiglie, gli italiani (specialmente i giovani) subiscono anche la soffocante pressione esercitata da una congrega buonista e masochista, agitata dalla ridicola convinzione che alla tavola dell'esausto benessere ci siano posti e cibi abbondanti (succulenti e gratuiti) per gli avventizi mangiatori terzomondiali.
 Naturalmente al buonismo gastronomico e alberghiero sono associati lauti guadagni per gli ecumenici cuochi e albergatori e per i loro autorevoli e pii protettori, attivi nei partiti consacrati allo scialo impropriamente detto misericordioso.
 A monte delle allegre ed ecumeniche mense, allestite dalla untuosa e scialante bontà del governo costituito dalla distrazione irrealistica, il segnale più allarmante è costituito dalla presenza di circa un milione di islamici, avanguardie di una rivoluzione antropologica, che è progettata e finanziata dalle nazioni petrolifere del Medio Oriente, entità seminatrici dell'impostura maomettana e della generazione aggressiva.
 Il rovente sadismo e la conclamata idiozia degli iniziati (anglo americani ed europei) ai demenziali e criminogeni misteri della massoneria e del vespasiano, non vede e se vede pavidamente tollera l'aggressione dell'islam selvaggio contro il mondo cattolico, che ha sempre rigettato sia il delirio maomettano che la frusciante musica della moneta americana.
 E' in corso imperterrito la radunata dei cialtroni e degli allucinati, che si incontrano nelle sedi delle sette iniziatiche, nei salotti d'alto indirizzo pederastico e lesbico, negli ambulacri delle banche ladrone, nelle scuole del delirio filosofante, e nei bassi vespasiani. Solo la Russia di Vladimir Putin pone freno alla tracotanza islamica.
 Mentre l'aristocrazia del vizio occidentale gongola negli indisturbati salotti progressivi, gli islamici mettono in scena la loro manfrina.
 Avanguardie islamiche, in sonno tattico, costituiscono, sotto la pioggia del delirio sedicente ecumenico, robuste comunità (criminogene e potenzialmente eversive) nei grandi centri, ad esempio a Roma (dove sono presenti 365 mila credenti nel falso profeta Maometto) e a Milano (dove i residenti islamici sono 254 mila).
 L'obbligo di rifiutare le ottuse generalizzazioni, e il dovuto rispetto dei princìpi neo ecumenici, continuamente gridarti da Giorgio Bergoglio, non sono sufficienti a nascondere l'allarmante presenza di numerosi fanatici islamici, intesi a sostituire la religione di N. S. Gesù Cristo con la delirante ferocia in corsa tra le righe lugubri e laide del Corano.
 Fleshato dal galoppante buonismo. il volontariato cattolico nuota nelle acque torbide e agitate, nelle quali gorgogliano le parole del disordine mentale e della capitolazione.
 Di qui la delusione dei fedeli refrattari all'eresia circolante sotto la cappa pseudo ecumenica della tolleranza ad ogni costo. Tolleranza che contempla l'allestimento di tavole culinarie al servizio degli islamici, a costi che aggravano il disagio degli italiani impoveriti dalla sanguisuga europea.
 Secondo ragionate previsioni entro mezzo secolo gli immigrati islamici diventeranno padroni (ossia devastatori) della cultura italiana e avvieranno l'estromissione della Chiesa cattolica e il declassamento dei credenti in Gesù Cristo.
 Riconosciuta la veridicità di tale desolante previsione si afferma la necessità di porre un freno all'immigrazione islamica, anche se un tale atto contrasta duramente con l'allegro buonismo circolante, senza freni e ripugnanze di fede e di ragione, nella chiesa ecumenica di Bergoglio.

 Si tratta, in ultima analisi, di riconoscere la distanza enorme che corre tra la carità (che incomincia dai benefici dovuti al prossimo ovvero ai propri connazionali) e il buonismo pseudo ecumenico, in corsa incontrollata nella direzione imperiosamente indicata dai poteri inziatici, che gestiscono il delirio unico.

Piero Vassallo

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