La voce ora
stridula ora blesa dei teologi crepuscolari padovani, puntualmente
ridicolizzata e stroncata dalla sagace e implacabile Elisabetta
Frezza ma condivisa, lodata incensata dal potere politico e dal
trionfante sottobosco progressista, lancia il grido d'allarme “per
il perdurante rischio di una visione antropologica inadeguata della
questione omosessuale”.
In realtà sono sotto schiaffo (politico e clericale) i
refrattari all'ideologia pederastica, professata e praticata dalla
potente minoranza iniziata ai misteri soggiacenti o sovrastanti
l'ideologia progressista, di stampo atlantico e di finanza apolide.
Un inelegante (antidemocratico) amico sostiene (con
sfacciata ragione) che la colonna sonora della potente America è la
ridarella sodomitica, messa alla berlina da Aristofane.
La trionfante e gongolante nazione guida dell'occidente
demo-urologico deve (purtroppo) la sua nascita e il suo ingresso
nella storia ai navigatori italiani e agli emigranti in fuga dalla
civiltà europea.
Malauguratamente i pensatori americani, infettati dal
protestantesimo ed elettrizzati dalla vittoria nucleare, hanno
capovolto la genuina tradizione europea, per mettere in scena una
squillante, ecumenica sintesi di vuoto bigottismo e di
galoppante paganesimo.
Chiusa nel giro vizioso del pragmatismo, l'America non
è tuttora in grado di esibire studiosi capaci di tracciare la via
d'uscita dalle contraddizioni di una società in bilico perpetuo tra
virtuose manfrine, furori numismatici e squillanti vizi contro
natura.
Il fatto è che nutrimento della vita americani è uno
stato d'animo che associa i furori dell'eresia quacchera con un
libertinismo ipercinetico e con una filosofia (il polveroso
pragmatismo) desolante e sgangherata.
La
desolante cultura americana, di conseguenza, è la soluzione
minacciata alla fede cattolica e alla tradizione italiana. La esangue
e pallida filosofia degli americani, infatti, pone il problema di un
serio (umiliante e devastante) confronto con i numerosi protagonisti
del pensiero italiano, medievale e moderno 1.
Di
qui l'obbligo di far uscire la cultura della destra dalle
intossicanti & paralizzanti cineserie diffuse dalle società
esoteriche. E di
qui l'urgenza di rinnovare la
cultura italiana, emanciparla dalle suddette cineserie infine
indirizzarla alla liquidazione dalle desolate mitologie di stampo neo
pagano, che (ecco il nodo paradossale della storia contemporanea)
furono concordemente diffuse dai perdenti carristi di Germania e
dalle vincenti fortezze, fatte volare dai tracotanti liberatori
d'oltre Oceano.
Il problema della destra, pertanto, è la liquidazione
delle esangui e ambidestre mitologie neopagane, che destano,
purtroppo, piccole ma ostinate meningiti nelle parrocchie
modernizzanti, nelle università americanizzate e nella scolastica
della destra nomade e sgangherata.
Sopraffatta, umiliata e alterata dai vincitori della
seconda guerra mondiale, stordita dal riflusso modernista,
intossicata dall'ideologia liberale e insudiciata dal progressismo di
conio massonico e/o sovietico, la tradizione italiana vive
orgogliosamente nei rifugi abitati dagli irriducibili, i quali
conservano e incrementano il primato civile e spirituale della nostra
patria.
Il problema che tale minoranza deve risolvere, in vista
di un'opposizione irriducibile al sistema, è lo stabilimento di una
linea strategica contemplante una fedeltà alla tradizione cattolica
non inquinata da passioni incontrollate, da suggestioni stravaganti e
da torride intemperanze.
La fragilità della politica progressista e la
debolezza della cultura a monte, inducono a sperare nel futuro
di una destra finalmente organizzata intorno ai princìpi
indeclinabili della tradizione italiana. Una destra ideale, oggi
attiva nei centri di cultura, nei quali agisce la strenua e
promettente irriducibilità all'affarismo politicante.
Piero Vassallo
1) San
Tommaso d'Aquino, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Cristoforo
Colombo, Antonio Vivaldi, Antonio Rosmini, San Giovanni Bosco,
Guglielmo Marconi, Giuseppe Moscati, Eugenio Pacelli, Agostino
Gemelli, Cornelio Fabro)(San Tommaso d'Aquino, Dante Alighieri,
Francesco Petrarca, Cristoforo Colombo, Antonio Vivaldi, Antonio
Rosmini, San Giovanni Bosco, Guglielmo Marconi, Giuseppe Moscati,
Eugenio Pacelli, Agostino Gemelli, Cornelio Fabro, Giuseppe Siri.
Nessun commento:
Posta un commento