lunedì 25 gennaio 2016

IL GRANDE TRADITORE (di Piero Nicola)

  Nei processi in cui l'imputato viene alla sbarra, si portano indizi e prove, la difesa ha modo di perorare. Per gli ultimi sedicenti papi che, dopo il Concilio, hanno cambiato la religione là dove non si poteva fare, ossia nella dottrina dogmatica, i cattolici che non poterono esimersi dal riscontrare gli errori e rinunciare al bene dell'intelletto, furono costretti a istruire un processo nel proprio foro interiore. Intorno a questa faccenda incresciosa, ma necessaria onde non scivolare nella fossa dell'inosservanza religiosa che mena all'inferno, i teologi della difesa e dell'accusa, si sono adoprati con studi e arringhe, hanno dovuto addentrarsi in sottigliezze (p.e. al fine di stabilire la perdita dell'autorità del papa e della sua chiesa, attualmente insediati in Vaticano e nelle diocesi; o altrimenti per salvarla). I fedeli già più o meno disubbidienti al Vaticano, dovendo scegliere, si sono divisi tra questo e quel partito; una parte di loro basandosi su impressioni, essendo incapaci di entrare nel merito delle questioni o per altri motivi
  Oggi Bergoglio ha sbarazzato il campo delle incertezze e dei sofismi circa il suo essere eretico, sebbene non ci sia organo ecclesiastico avente giurisdizione (o autorità e intenzione) per giudicarlo. I disquisitori non deporranno le armi, e i loro seguaci, come gl'indecisi, non mancheranno.
  Sta di fatto che l'epigono dei peggiori modernisti in seno al cattolicesimo si è condannato da sé, nessun dibattimento processuale, è question finita, ogni discussione diventa oziosa per quelli che, fidandosi della ragione, ricusano qualsiasi credito a uno che contraddice i dogmi e il Magistero di sempre, gravemente, platealmente e pervicacemente. Andate a dire loro che tuttavia il "papa" rimane in carica e va rispettato. Potrebbero ridervi in faccia, anzi guardarvi con sospetto se non con compatimento. Assistenza divina garantita all'eletto dal Conclave? Sua infallibilità nelle risoluzioni emanate ex cathedra e fallibilità consentita negli insegnamenti, nelle disposizioni nocive alla fede e alla salvezza, costantemente impartite Urbi et Orbi? Meglio lasciar perdere.
  Che cosa ha fatto di così terribile l'occupante della cattedra di Pietro? Ha annunciato che il prossimo ottobre interverrà in Svezia alle celebrazioni dell'anniversario della Riforma luterana. I riconoscimenti prestati dal Concilio alle false religioni cristiane, le dichiarazioni di fratellanza e parziale comunione con luterani e altri acattolici, dovute ai predecessori, sarebbero bastate, ma hanno avuto il loro conseguente sviluppo in questo atto di aperto e coerente tradimento.
  Infatti, bisogna esser ignoranti di dottrina e di Vangelo per non sapere ciò che Cristo affermò e quello che la Chiesa ribadì riguardo agli errori e agli eretici, che fossero farisei o predicatori di un altro Vangelo. È inequivocabile l'anatema fulminato contro quelli che erano ciechi e guide di ciechi, contro gli anticristi, che già erano all'opera e, successivamente, contro le varie falsificazioni del divino insegnamento. E chi riconosce ancora in cattedra un papa che va a casa dei seguaci di Lutero per rendergli onore, magari con qualche distinguo contraddittorio? Se non bastasse, costui, il quale proclama la supremazia della misericordia, non ha nessuna misericordia verso le anime da lui gettate nella confusione circa la verità necessaria alla salvezza, da lui abbandonate alle seduzioni dei lupi protestanti e delle altre sette.
  Vogliamo ricordare qualche punto che crea un abisso tra noi e Lutero, tra la sua fede e la nostra? Per lui la fede è fiduciale, salva chi l'ha ricevuta indipendentemente dai suoi peccati. Per lui non esiste assoluzione al confessionale, né Cristo nell'Ostia consacrata. Egli fu un eresiarca quanto mai sacrilego.
  Ma questa bravata bergogliana è senz'altro un bene. Il demonio si sarebbe comportato più intelligentemente, non si sarebbe scoperto così tanto. Possiamo sperare che fedeli, o presunti tali, non troppo ignavi e ancora abituati a usare la testa, si sveglino e insorgano.


Piero Nicola  

1 commento:

  1. oltre che eretico Lutero è padre delle sciagure
    antiromane (protestanti) che hanno insanguinato l'Europa- oso sperare che papa Francesco non giustifichi l'ingiustificabile eresiarca tedesco -l'autorità necessaria a giudicare le persone appartiene unicamente a Dio, ma gli uomini di Chiesa possono e debbono dichiarare l'enorme fallacia e la tenebrosa malizia presenti nella dottrina di Lutero

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