martedì 2 agosto 2016

BERGOGLIO & Co. MERCANTI NEL TEMPIO (di Piero Nicola)

Tutto è già stato detto. Nei nostri ambienti pullulano le costatazioni, tempestive e sovente concordi, dei misfatti, dogmatici o meno, compiuti in crescendo dalla chiesa che usurpa il titolo di cattolica. Sembra giunta l'ora di passare dalle parole alle azioni fisiche conseguenti, per quelli che ne abbiano l'attitudine e il coraggio. La fede e le opere... Purtroppo non si vede l'ombra di soggetti che entrino nei Luoghi Santi a contestare le profanazioni, che rovescino i banchi dei venditori di falsità e corruttori di anime avviate all'inferno. Diffondendo illusioni, essi operano all'inverso del ministero per Cristo, con Cristo e in Cristo.
  Che cosa meritano costoro che hanno eliminato il peccato mortale e contraffatto la Scrittura? Qualora fossero da considerarsi ordinati e consacrati, in quanto nessuno può scomunicarli benché, di fatto, siano apostati e propagandino eresie, se non si manifestano tangibili segni di rigetto nei loro confronti, lo scandalo appare inevitabile; è inevitabile il danno per gli ignari peccatori abbandonati all'inganno. Mi pare che S. Atanasio abbia agito recisamente contro la chiesa ariana allora imperante.
  Gli infedeli maomettani invitati in chiesa, alla Messa, a parlare dal presbiterio, più che costituire un ennesimo scandalo sono stati un suggello ulteriore, una rifinitura della massima e inverosimile eresia che accomuna Dio con Allah, la Religione con le false religioni, i nemici del Signore con il Corpo Mistico, con la Comunione dei santi. Senza contare lo sfregio inferto ai sacri decreti della Chiesa.
  Dunque c'è poco da aggiungere a ciò che è stato pubblicato. Ma un paio di note sintetiche non guasterà riguardo alla minaccia dell'Islam violento.
  Sotto un certo aspetto, essa sarebbe trascurabile. Il male fatto alle anime è senz'altro incomparabile con sciagure d'altro genere. S. Agostino non ritenne disastrose le invasioni barbariche, ma quasi un salutare castigo del Cielo. Il dogma secondo il quale tutti i non cattolici portatori delle loro fedi costituiscono un attentato alle anime, perché promuovono le loro credenze venefiche o tendono ad imporle, basterebbe a tagliare la testa al toro.
  Ma l'Islam amico e pacifico? Ecco la trappola tesa agli ignoranti e ai creduli, agli ignavi e agli insipienti, tesa anzitutto dal clero e dai politici venduti.
  Il Corano dice che è lecito ingannare l'infedele col comportamento e con la menzogna. Perciò il  musulmano non è credibile nei suoi atteggiamenti verso l'infedele. È vero che ci sono regimi di nazioni islamiche i quali stringono patti o alleanze con paesi occidentali e ne rispettano i cittadini. Anche individui seguaci di Maometto si comportano allo stesso modo. Ammesso e non concesso che approfittino un po' della riserva mentale che li giustificherebbe presso la loro dottrina, ogni religione ha pure i suoi eretici.
  Il libro sacro dell'islamismo comanda la guerra santa di conquista, di fronte alla quale il fare proseliti passa in sottordine. Quindi il machiavellismo dell'espansione islamica può rinunciare alla propaganda, mentre occupa con un'emigrazione consistente le terre che potranno essere conquistate. Infatti le conversioni di maomettani sono una rarità, la loro integrazione è tutt'al più apparente e sempre pronta a rientrare nei ranghi, i loro costumi illegali nel paese ospitante sono mantenuti per quanto possibile, e grazie alla connivenza dei governanti. Tali popolazioni di immigrati assomigliano a quei settari costretti ad essere dormienti, in attesa di poter levare il capo.
  La legge coranica prevede che, al di fuori dei guerrieri, i rispettivi civili possano limitarsi ad appoggiarli. Per la suddetta doppiezza loro concessa è sconsiderato fidarsi di quelli che mostrano di dissentire dalla guerra santa.
  La questione dei terroristi. - In tale contesto di contrapposizione possibilmente armata verso gli infedeli, facilmente i terroristi suicidi o uccisi vengono considerati martiri ed eroi. Di nuovo, i correligionari che li condannano sono poco attendibili. E gli ortodossi convinti che il paradiso stia all'ombra delle spade, quale obiezione farebbero al Califfato deciso ad applicare con rigore la legge del Corano? Le crudeltà sono per loro una faccenda marginale. Ed è secondaria la condizionata benevolenza proposta ai suoi dal fondatore, negatore della divinità di Cristo, di Maria Santissima e infine di Dio. Intanto, contro il Califfato vari stati un tempo crociati hanno puntato, o sembrano aver puntato, armi micidiali.
  In difesa dell'Islam, Bergoglio - in accordo con Obama, la Clinton, la Merkel e Bruxelles - ha risostenuto che sono violenti soltanto i fondamentalisti, ugualmente presenti in ogni appartenenza religiosa, fra i cristiani. In casa nostra - ha osservato - abbiamo i battezzati assassini (ma che paragone!). L'esercito tagliagola dello stato iracheno di Mosul e i combattenti dell'Isis in Libia non sono di certo una piccola minoranza estremista. Da essi emanano i terroristi.
  Tutto questo è documentabile e pacifico. Ne consegue l'enorme e spudorata menzogna di Bergoglio che dichiara la religione musulmana non aver niente a che fare col volere la guerra e col terrorismo islamico.


Piero Nicola

1 commento:

  1. Ottima analisi. Bergoglio è una vera iattura per la Chiesa ma la Chiesa sembra aver perso la forza di condannare l'errore. Cristo regni.

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