È successo un fatto inaudito: il Capo dello
Stato della maggiore Repubblica presidenziale ha detto una verità che accusa di
delitto i suoi predecessori, praticamente dichiarando guerra ai suoi oppositori
e al sistema politico e dirigenziale che lo ha preceduto al governo.
A coloro
che, attaccando Putin con l'accusa d'aver commesso delitti di guerra hanno
anche attaccato lui per la sua apertura a un'intesa con Mosca, Trump ha ritorto
l'imputazione contro l'America ipocrita, che non è stata da meno con le sue
ingiustificabili azioni belliche. Si prenda ad esempio lo sterminio di civili
perpetrato a Falluja (Irak).
La
drastica rottura con l'opposizione interna - che gli ha scatenato contro una
distruttiva campagna mediatica e popolare, altresì inaudita - culminata con questo
evitabile discredito gettato in faccia ai poteri forti statunitensi, con
abbandono della più elementare diplomazia, dicono tutto sul personaggio, nuovo
Presidente USA. Egli vuole attuare un'inversione di rotta, riformare
radicalmente un sistema che ha oltrepassato ogni limite di legalità e di
decenza. Egli dice: "O io, o voi, qualunque siano le conseguenze".
Il
effetti, non esiste compromesso con chi dimostra di volerti eliminare e non
accetta il risanamento.
Il caso
costituisce un indubbio segno dei tempi. Il disegno di dominio mondiale messo
in atto da poteri plutocratici, intesi ad asservire le nazioni mediante il
mondialismo, ha coinvolto l'America sottomettendola a interessi sovranazionali
che non le appartengono, siano economici, siano di ordine sociale, morale e spirituale.
Trump ha impersonato una rivolta di popolo - e ben poco intellettuale - a
siffatta sottomissione, la cui ideologia democratica snerva e corrompe nondimeno
la potenza su cui si basano i padroni del vapore. Essi sono oggi soggetti a
subire una spallata che li metta a terra. Perciò fanno ricorso ad ogni
espediente, senza rendersi conto, o forse rendendosi conto, che i loro slogan,
i loro cavalli di battaglia, la loro manovre, i loro ricatti ormai hanno
mostrato la corda, non fanno più presa su almeno su metà della nazione
americana. Comunque vada a finire, questa controrivoluzione del Tycoon ha
seminato un germe inestirpabile, che sta attecchendo anche in Europa.
Piero Nicola
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