La definizione più profonda del fascismo è questa: il
movimento politico che va più
francamente, più radicalmente verso la grande rivoluzione dei costumi, nel senso di una restaurazione
dei corpi - salute, dignità pienezza ed
eroismo – nel senso di una difesa dell'uomo contro la gran città e contro la macchina.
Pierre Drieu La
Rochelle
L'intrepido e
instancabile Marco Solfanelli, editore in Chieti, propone una voluminosa,
avvincente e provocatoria antologia, Fascismi nel mondo (Solfanelli, Chieti 2017), realizzata,
con singolare perizia e acribia dallo storico Sergio Pessot.
La lettura delle trecento pagine della
avvincente raccolta, curata e diligentemente commentata da Pessot, desta una
pungente domande, che sfida la sorda, turibolante inflessibilità dei vu
inizià?, attivi nella camarilla resistenziale: come è possibile
respingere la cultura fascista nella morta gora dell'irrazionalismo, quando il
pensiero dell'italianissimo Benito Mussolini si diffuse in tutto il mondo,
ottenendo l'ammirato consenso di filosofi, giuristi, statisti e letterati di
alto profilo?
Ad esempio furono collaboratori e sinceri
estimatori del duce italiano studiosi di alto ingegno, quali (fra i tanti) gli
italiani Giovanni Gentile, Alfredo Rocco, Santi Romano, Carlo Costamagna, Luigi
Pirandello, Giovanni Papini, Domenico Giuliotti, e gli stranieri Francisco
Elias de Tejada, Ezra Pound, Knut Hamsun, Engelbert Dollfuss, Ernst Junger,
Vintila Horia.
Mussolini, inoltre, ha sostenuto e mobilitato
i numerosi emarginati e/o perseguitati dall'oppressione, esercitata dalle
concorrenti e concomitanti ideologie rivoluzionarie, liberalismo e socialismo,
errori emanati (flesciati) dal ventre molle e tossico del sottosuolo
massonico,
Pessot propone, infatti, un lungo viaggio
attraverso i movimenti politici, che hanno interpretato, con passione civile e
con rigore teoretico, il malessere dei popoli oppressi dalle oligarchie
rivoluzionarie, che erano (e sono tuttora) emanate e promosse dagli incubosi,
intossicanti sistemi emanati dalle fantasticherie ideologiche del mondo
moderno.
La domanda che corre nelle numerose
testimonianza, citate nel volume in questione, rinvia alle ragioni delle
speranze, che il fascismo seminò nel cuore generoso della gioventù insorgente
nelle nazioni tormentate dal capitalismo e frastornate dalle oligarchie illuminate.
Gli autori citati da Pessot svelano la forte
ragione, che muoveva la rivolta dei fascisti contro i poteri truffaldini,
emanati dall'esoterismo, in circolazione nel sottosuolo della modernità,
movimento nazista incluso, che imponevano istituzioni conformi alle esigenze di
una spietata ed esosa oligarchia.
Refrattario alle suggestioni diffuse dagli
iniziati, il governo di Mussolini fu strenuamente impegnato a restaurare la
dignità del popolo italiano, resistendo alle torbide suggestioni del
romanticismo tedesco.
Opportunamente Pessot cita un testo dello
storico inglese Richard Lamb, in cui si dimostra la forte ostilità del governo
fascista nei confronti del movimento hitleriano, espressione di una corrente di
pensiero fedele agli oscuri miti della foresta, Avversione destata (nel luglio
del 1934) dall'assassinio di Engelbert Dollfuss compiuto da agenti nazisti.
Purtroppo la cialtroneria dei governi democratici isolò l'Italia di Mussolini,
rendendo obbligatoria l'innaturale alleanza dell'Italia con la Germania
nazista.
I testi raccolti da Pessot tracciano il
movimento di una storia italiana dal respiro universale, storia di una
filosofia concepita e attuata quale progetto di un antemurale al materialismo
democratico e al furente paganesimo di Germania, per poi cadere (prima di
essere devastato dai bombardieri democratici) nella tela di ragno tessuta dalla
collauda arte dell'inganno tedesco.
Piero Vassallo
salve
RispondiEliminatutto vero anzi, verissimo;
Dopo averlo anche adulato, USA e GB agirono affinchè, Mussolini e l'Italia finissero nelle braccia dei tedeschi in modo da poter roversciare ed eliminare, l'unica vera altrenativa ai due lati della stessa "medaglia": capitalismo apolide liberista e la sinistra comunista mondialista e anti-identitaria.
Lo stesso succede adesso, dove i nemici di lorsignori sono la Russia sovranista di Putin e l'Ungheria di Viktor Orban ...
un saluto
Piero e famiglia