All'attento osservatore dei ritratti storici
non può sfuggire la suggestiva e fascinosa somiglianza che corre tra l'occhio
imperiale di Alessandro il Macedone e la luce democratica emanata dallo sguardo
elettrico/magnetico della presidenta (italiana) della Camera dei deputati,
onorevole dott. Laura Boldrini.
Ora la storica – demoimperial -
somiglianza costringe gli osservatori obiettivi ed onesti a riconoscere che la
democrazia italiana ha una struttura squisitamente e delicatamente femminile e
un inconcusso, splendido fondamento nella tradizione imperiale dei macedoni.
Tacciano dunque i fascistottardi in agguato
nell'ombra squallida e vile della maldicenza e dell'invidia.
Si vergogni e si taccia il leghista Matteo
Salvini, moralista ignaro dello splendore della democrazia aperta in tutte le
direzioni del piacere.
Spenga il suo sfacciato sorriso la camicia
nera Carla Meloni, erede di una colpevole refrattarietà all'uso spregiudicato e
brillante del sesso.
Si nascondano i cattolici refrattari e/o
scioccamente ostili ai nobili, avanzanti piaceri del sesso contro natura.
Si riconosca finalmente che la presidenta
Laura Boldrini completa il glorioso, cosmico triangolo cui alludeva e tendeva
il binomio costituito dalla vergine Camilla e dalla madre dei Gracchi.
Compendio delle profondità italiane al femminile, infatti, la signora Laura
Boldrini – testimone della splendente dottrina elucubrata dalla signora Lia e
cantata da Claudio Baglioni – ha acceso il pio rogo, nel quale stanno bruciando
le false virtù e gli squallidi divieti dei preti e dei reazionari di varia e
obsoleta risma.
Dal fuoco democratico si leva finalmente
l'inconfondibile profumo della pederastia, splendida e virtuosa attività promossa
del potere democratico in fase avanzata. Avanti popolo? La sodomia la trionferà? Mah,
esclamava il refrattario Giovanni Volpe, quasi in previsione del punitivo e
disgraziato sbarco islamico.
Piero Vassallo
Piero Vassallo
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