lunedì 15 agosto 2016

Metamorfosi del femminismo, dal nudismo sessantottino all'incappucciamento islamico

Il Signore, come giusto giudice, se punisce spesso i peccati dei privati soltanto dopo la morte, tuttavia colpisce talora i governanti e le nazioni stesse in questa vita per le loro ingiustizie, come la storia ci insegna.
 Pio XII

 Le erinni protestatarie, che sfilavano impettite (ma eterodirette) intorno al torrido sessantotto, le mani disgiunte e alzate a significare il democratico diritto all'aborto, hanno ultimamente fatto propria la apparente antitesi del collaudato/attempato furore uterino: la passione islamica in rivolta fanatica contro la Tradizione cattolica e contro la civiltà occidentale.
 Delirio squisitamente maschilista, la superstizione maomettana, purtroppo, non ha risparmiato le discendenti e le eredi del femminismo urlante (in dialetto californiano e/o in lingua modernista e quasi neo papista) nella coda della consunta escandescenza rivoluzionaria.
 Il lato inquietante/allarmante della evoluzione femminista è visibile quando si pone mente alla convergenza dell'ideologia libertaria di stampo californiano, in corsa inarrestabile negli anni agitati dal tardo e anacronistico furore delle ribelli sessantottine, e la triste e incubosa superstizione islamica, finanziata dalle nazioni petrolifere del Medio Oriente e indirizzata al trionfo di una morale in cui la tetra severità è associata alla sfrenata poligamia.
 La violenta impennata di una tenera cultura sentimentale (si è tentati di dire uterina) parodia della solidarietà, concepita in alto loco per debilitare e corrompere l'Occidente ecumenico, incoraggia e quasi giustifica i fedeli della sgangherata/furente teologia, elucubrata dall'impostore Maometto per adeptare gli occidentali avviliti dal radical-capitalismo e alterati/fulminati dal solipsismo progressista.
 Esempio luminoso e autorevole del transito delle reliquie sessantottine nella condivisione (si spera inconsapevole) dei progetti egemonici migranti, è il rovente pensiero solidale della presidenta Laura Boldrini.
 Boldrini a parte, la mentalità e la tradizione dei popoli europei sono (sarebbero) strutturalmente incompatibili e refrattarie alla rozza teologia di Maometto.
 Purtroppo irresponsabili alleati degli islamici sono i promotori della rivoluzione laicista, i posseduti dal delirio ecumenico e gli attori dell'inversione sessuale, i tre scandalosi fattori della decadenza occidentale, in cui l'immaginazione islamica contempla un provvidenziale incentivo alla (non) santa guerra.
 Si scatena una selvaggia aggressione, che trova casuali alleati negli occidentali ben pensanti, scandalizzati e offesi dal potere esercitato dalle cosche pornografiche e dalle amicizie sodomitiche.
 La fragilità mentale e la corruzione della maggioranza si rovescia, invece, nella femminea parodia della misericordia e nella piagnucolosa tendenza ad accogliere una folla di presunte vittime ovvero supplici intesi a devastare e a capovolgere la civiltà cristiana.
 Inquinata dall'emozione delle mutanti femministe (e dei maschi effeminati), la misericordia si capovolge in un sentimento rugiadoso e bi-sex, che attribuisce agli invasori islamici lo statuto competente alle vittime incolpevoli di autentiche tragedie.

 Il tenace, categorico rifiuto opposto alla maternità dalle femministe estreme perfeziona il malinconico quadro delle facilitazioni concesse ai devastatori della Cristianità.

Piero Vassallo

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