giovedì 11 agosto 2016

La gaia guerra dei culocrati

Benedetti da acque laiche e pie, in uscita spurgante da intrepidi, autorevoli e alluvionali aspersori, i gay, un tempo detti sodomiti e/o viziosi contro natura, oggi sono venerati e incensati dalle autorità politiche e religiose.
 La persecuzione patita nei campi di concentramento eleva i sodomiti alla dignità dei martiri del nazismo e mette a tacere il qualunque critico del vizio contro natura.
 Tolta la maschera progressista e strappato l'ultimo indumento del pudore, i gay scendono in campo per combattere, squittendo e sculettando, la festosa/mistica guerra intitolata alla diade Eros e Tanatos.
 Finalmente democrazia fa rima con culocrazia. Affacciate ai balconi del castello politicante, intrepide femminucce sventolano fazzoletti e lanciano urletti d'approvazione progressiva. Il fascismo (per fortuna dei fascisti) non passerà sotto le loro vigilanti finestre.
 L'alto squillo di una canzone castrante accompagna in direzione del  vespasiano democratico il popolo indottrinato e iniziato dai sapienti californiani.
 Alleati dei sodomiti, i demo-malthusiani, comete volanti nell'universo mortifero e cinerario dell'Occidente laico e democratico, accelerano la corsa della popolazione italiana in direzione dello spopolamento.
 Se non che la natura odia il vuoto: gli italiani, castrati dall'antifascismo e fulminati dal cattoprogressismo, devono rassegnarsi a ripiegare mestamente  sulla fecondità diffusa dai rimpiazzi islamici, in continuo, inarrestabile arrivo dall'ex mare nostrum.
 L'Italia sta ricadendo in quel medioevo barbarico da cui è uscita a costo di guerre feroci contro gli invasori islamici. La memoria storica conferma (se fosse ancora necessario) la sua perfetta (popolare e gerarchica) inutilità. Onde la baldoria ecumenica, gli incauti/insensati baci papali/duali sul libro della falsa profezia maomettana e gli inviti agli imam ad assistere alla Messa cattolica. Inviti che si spera (almeno) dettati dall'ignoranza del truce disprezzo che gli islamici nutrono nel confronti di Nostro Signore Gesù Cristo.
 Lo sbarco degli immigrarti è l'alto e amaro prezzo che gli italiani, prolifici, sterili, abortisti o sodomiti, devono pagare ai devastanti effetti dei piaceri e dei costumi libertini diffusi dalla innaturale ideologia sessantottina.
 In teoria, rimane possibile compiere la scelta ragionevole del minore tra i mali inevitabili che sono diffusi dalle potenti agenzie del delirio atlantico.
 Il governo italiano, ove non fosse accecato e paralizzato dalla parodia argentina (buonista) dell'ecumenismo, potrebbe infatti fare propri i criteri di selezione suggeriti dagli antropologi che giudicano indesiderabili e ad ogni modo non assimilabili gli immigrati di fede islamica. Una lezione che gli europei stanno ricevendo a caro prezzo.
 Impassibili, i progressisti, la loro resistenza all'aggressione islamica la stabiliscono nel vespasiano umanitario, un edificio elevato dalla furia anti  cristiana.
 Ora l'ostacolo all'immigrazione islamica è costituito dall'universalismo pederastico, ovvero dalla comunità vivente sotto la spietata minaccia della pseudo teologia di Maometto.


Piero Vassallo

Nessun commento:

Posta un commento