lunedì 20 giugno 2016

NESSUN EMPIO È ENCOMIABILE (di Piero Nicola)

  Nella milizia variegata della penna controrivoluzionaria, vedo battersi uomini capaci e in buona fede a prescindere dai loro possibili errori. Disgraziatamente e, direi quasi, umanamente, qualcuno incappa in sviste imperdonabili. Mi riferisco al lato religioso della realtà, che resta imprescindibile in qualsiasi valutazione.
  Non faccio mistero d'essere convinto sedevacantista, in particolare, aderente alla Tesi di Cassiciacum; non condivido differenti idee su questo punto tutt'altro che marginale, ma, pur sostenendo tale professione teologica, comprendo la difficoltà per altri di persuadersene. Invece ritengo ci siano argomenti su cui si possa largamente convenire, benché occorra richiamarvi l'attenzione a causa di malaugurate distrazioni.
  La politica, soprattutto, tende insidie. Ahimè, debbo muovere la critica ad uno dei più valenti e coraggiosi scrittori e giornalisti difensori della Chiesa, il quale ha elogiato Matteo Renzi per la posizione da lui assunta nei riguardi della Russia di Putin. Il capo del governo italiano, unico primo ministro occidentale intervenuto al Forum economico di San Pietroburgo (dove gli europei hanno concluso accordi economici nell'ambito delle sanzioni imposte alla Russia) si è distinto parlando a favore di un equo superamento della divisione provocata dal conflitto in Ucraina nonché dall'annessione della Crimea, e considerando inconcepibile oggidì la guerra fredda.
  Qualche osservatore ha notato che Putin si è astenuto dall'escludere la deprecata eventualità della guerra fredda, vedendo in ciò un'umiliazione inflitta all'ottimista fiorentino. Alcuni hanno messo in rilievo il suo irriverente atteggiamento, giacché durante gli altrui discorsi consultava lo smartphone. Altri hanno trovato che è fuggito alla vigilia dei ballottaggi delle elezioni comunali.
  Viceversa - e lasciando perdere i dettagli - il suddetto giornalista-scrittore cattolico si è sentito in dovere di apprezzare il coraggio e l'iniziativa renziana. Vivaddio un capo nostrano disubbidisce alle direttive dell'impero d'Occidente! L'articolo pubblicato sul blog personale si limita a considerazioni politiche.
  Ora, anche volendo trascurare il fatto che l'indipendenza mostrata da Renzi non dimostra affatto un'indipendenza completa e neppure sufficiente, come giustificare la parzialità del giudizio su di lui? Come si può fare astrazione dall'individuo che ha procurato l'approvazione di una legge degna d'una nuova Sodoma e che ne promette altrettanto infami? Quali azioni meritorie possono cancellare l'empietà commessa e   indurre a dimenticarla? È legittimo compiacersi per una diminuzione del male dovuta a un personaggio maligno; è riprovevole oscurare con questo la sua nocività.
  Nostro Signore ce lo ricorda. Chi trasgredisce la Legge, chi viola un comandamento, è contro di noi. Tesserne, senz'altro, le lodi diventa scandaloso.


Piero Nicola   

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