giovedì 3 novembre 2016

Gaia, il pianeta sull'orlo di una crisi di nervi

Delicatamente odorosa di petrolio, la grande finanza usuraia di Wall Street tira le cordicelle per far danzare i suoi burattini: governi (meglio se tecnici), stampa, televisione, paludi universitarie, teologi allo sbando, fabbricanti di morte.
 Emilio e Maria Antonietta Biagini



 L'autorevole critico Alberto Bebe Rosselli, in un articolo da me condiviso senza riserve, sostiene che Emilio & Maria Antonietta Biagini, autori dei saggi sulla crisi dei nervi ecologici, pensieri raccolti nel volume “Gaia”, pubblicato in Chieti dall'intrepida casa editrice Tabula fati, appartengono al numero ristretto dei più pungenti e avvincenti autori di opere umoristiche, lanciate (come filmiche torte) contro la solenne e imperversante neo sofistica. Una malattia del pensiero, la neo sofistica, che è diffusa dal vaneggiamento ideologico e potenziata dalla mafiosa macchina, finanziata dagli stregoni di Wall Street.
 I Biagini battono in breccia la mitologia progressista e la sua ombra ecologica. Rammentano – quale tragicomico esempio della fede progressista, in iettatoria circolazione sul transatlantico Titanic - il curioso dialogo intercorso tra un marinaio modernizzante e (rozzamente) ateologo e una timorata passeggera: “Una superstite raccontò di aver domandato ad un membro dell'equipaggio se la nave era realmente inaffondabile e di essersi sentita rispondere: Dio stesso non potrebbe affondare questa nave”.
 Di singolare efficacia umoristica è il capitolo dedicato a un immaginario dialogo tra Charles Darwin è uno scimpanzé. Un dialogo che svela il pregiudizio (propriamente fanatico) su cui è fondata la mitologia evoluzionistica:
Scimpa: Dottor Darwin, non è forse un fatto che, fra gli uomini, esistono anche comportamenti disinteressati? Non è un fatto che esistono sentimenti come la carità e l'amore del prossimo?
Darwin: Può darsi.
Scimpa: La sua teoria ne tiene conto?
Darwin: No
Scimpa: Perché?
Darwin: La biologia è biologia. Non c'è posto per sdilinquimenti sentimentali.
 Gli autori dimostrano che l'ideologia evoluzionista, in malinconica circolazione nei cimiteri della modernità, si è rovesciata nella religione del regresso e nei suo desolanti esiti: “Gli aborti dilagano, la popolazione cala, il mercato interno si restringe, il lavoro diminuisce, il mercato immobiliare crolla, la disoccupazione aumenta. I signori delle banche usuraie e del sacro petrolio, stanno scavando la fossa a tutti, inclusi, alla lunga, loro stessi”.
 La desolazione del mondo moderno, ridicolizzata dalla gradevole e spiritosa opera dei coniugi Biagini, conferma le verità della opposizione cattolica alle moderne ideologie e dimostra la debolezza del novismo teologico, alla vana ed estenuante rincorsa del carro funebre, sul quale viaggiano i tristi esiti delle rivoluzioni laiche, democratiche e progressive.

Piero Vassallo

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