Delicatamente odorosa di petrolio, la grande finanza usuraia
di Wall Street tira le cordicelle per far danzare i suoi burattini: governi
(meglio se tecnici), stampa, televisione, paludi universitarie, teologi allo
sbando, fabbricanti di morte.
Emilio e Maria
Antonietta Biagini
L'autorevole
critico Alberto Bebe Rosselli, in un articolo da me condiviso senza riserve,
sostiene che Emilio & Maria Antonietta Biagini, autori dei saggi sulla
crisi dei nervi ecologici, pensieri raccolti nel volume “Gaia”, pubblicato
in Chieti dall'intrepida casa editrice Tabula fati, appartengono
al numero ristretto dei più pungenti e avvincenti autori di opere umoristiche,
lanciate (come filmiche torte) contro la solenne e imperversante neo sofistica.
Una malattia del pensiero, la neo sofistica, che è diffusa dal vaneggiamento
ideologico e potenziata dalla mafiosa macchina, finanziata dagli stregoni di
Wall Street.
I
Biagini battono in breccia la mitologia progressista e la sua ombra ecologica.
Rammentano – quale tragicomico esempio della fede progressista, in iettatoria
circolazione sul transatlantico Titanic - il curioso dialogo intercorso
tra un marinaio modernizzante e (rozzamente) ateologo e una timorata
passeggera: “Una superstite raccontò di aver domandato ad un membro
dell'equipaggio se la nave era realmente inaffondabile e di essersi sentita
rispondere: Dio stesso non potrebbe affondare questa nave”.
Di
singolare efficacia umoristica è il capitolo dedicato a un immaginario dialogo
tra Charles Darwin è uno scimpanzé. Un dialogo che svela il pregiudizio
(propriamente fanatico) su cui è fondata la mitologia evoluzionistica:
Scimpa: Dottor Darwin, non è forse un fatto che, fra gli
uomini, esistono anche comportamenti disinteressati? Non è un fatto che
esistono sentimenti come la carità e l'amore del prossimo?
Darwin: Può darsi.
Scimpa: La sua teoria ne tiene conto?
Darwin: No
Scimpa: Perché?
Darwin: La biologia è biologia. Non c'è posto per
sdilinquimenti sentimentali.
Gli
autori dimostrano che l'ideologia evoluzionista, in malinconica circolazione
nei cimiteri della modernità, si è rovesciata nella religione del regresso e
nei suo desolanti esiti: “Gli aborti dilagano, la popolazione cala, il
mercato interno si restringe, il lavoro diminuisce, il mercato immobiliare
crolla, la disoccupazione aumenta. I signori delle banche usuraie e del sacro
petrolio, stanno scavando la fossa a tutti, inclusi, alla lunga, loro stessi”.
La
desolazione del mondo moderno, ridicolizzata dalla gradevole e spiritosa opera
dei coniugi Biagini, conferma le verità della opposizione cattolica alle
moderne ideologie e dimostra la debolezza del novismo teologico, alla vana ed
estenuante rincorsa del carro funebre, sul quale viaggiano i tristi esiti delle
rivoluzioni laiche, democratiche e progressive.
Piero Vassallo
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