Premetto che tutti i titoli possibili per
questo fatto di cronaca vaticana devono intendersi tra lo sdegno e il dolore,
sebbene l'accusa prevalga quando il colpevole è un impenitente che porta le
anime alla perdizione e colui che lo denuncia, per la santa causa, stenta nel
praticare la carità con l'amore verso lo sciagurato.
Ci si tranquillizzi, non sto per esporre il
crimine religioso perpetrato a Lund (Svezia). Di esso gli amici hanno già
trattato esaurientemente. Qui, a proposito di Radio Maria, che ha attribuito al
terremoto il "castigo di Dio" a causa della legalizzazione delle
unioni civili, si tratta della Segreteria di Stato del Vaticano, la quale nega
tale evenienza in modo assoluto.
Il succo delle dichiarazioni emanate
dall'usurpata Santa Sede è troppo multiforme per essere riassunto. Un rifinito insegnamento eretico. Ignoranza
crassa o rozza malizia del clero al vertice? Ecco il vero clericalismo
oscurantista! Come si approfitta dell'ignoranza indotta nei fedeli plagiati.
Dopo lunghi anni di corruzione post-conciliare si può arrivare a tanto.
Stoltezza dell'esagerazione ereticale. Un altro modo per giustificare i
peccatori impenitenti. L'ultima applicazione della falsa misericordia divina.
L'ultima applicazione del potere limitato attribuito all'Onnipotente. Questi
ed altri ancora potevano essere i titoli.
Il facente funzioni del Segretario di Stato
vaticano ha emesso un comunicato dove sta scritto: "Chiediamo perdono (per
Radio Maria, d'altra parte tutt'altro che dottrinalmente impeccabile), è
un'affermazione pagana non cristiana".
Avrebbero potuto cavarsela dicendo che non
era lecito interpretare i disegni divini senza una valida rivelazione. Ma,
ingordi, hanno colto la palla al balzo per lusingare la mentalità scientista o
naturalista e la fiducia buonista, che presume inclusa nell'indulgenza umana
quella di Dio. La misericordia è usata ancora una volta per sopprimere la
giustizia.
Si deplorano le "affermazioni offensive
per i credenti e scandalose per chi non crede."
Lo scandaloso inverecondo nega la verità
rivelata dei miracoli molteplici, accertabili bensì con i mezzi della scienza.
Tale verità è solare non solo nel Vecchio Testamento (le 10 piaghe d'Egitto,
l'apertura del Mar Rosso per l'Esodo, il sole fermato per Giosuè), ma anche nel
Vangelo. Però è come se questi preti non lo avessero mai letto o, quali
increduli, contino sul fatto che il loro gregge non lo legga o non vi sappia riconoscere
l'evidenza.
Nostro Signore dimostrò di comandare alla natura,
di piegarne le leggi a suo talento. Predisse chiaramente i divini rivolgimenti
naturali in prossimità della Parusia. "In quei giorni, dopo quella
tribolazione, il sole si oscurerà e la
luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo
e le potenze che saranno nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il
Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria" (Mc. 13,
24-26). E l'acqua mutata in vino a Cana? E la moltiplicazione dei pani e dei
pesci? E la tempesta sedata? E che dire della Transustanziazione? Le specie del
pane e del vino diventano altro: il Corpo e il Sangue di Cristo. Vogliono dare
legge a Dio, alla sua onnipotenza! È un dogma che Egli governi il mondo, sia
consentendo ai suoi fenomeni sia intervenendo su di essi. Innumerevoli poi,
nella storia della Chiesa, i miracoli operati sulle cose inanimate. Fonti
miracolose, rotazione del sole nel cielo di Fatima testimoniata dai
miscredenti, ecc.
L'altra verità di fede viene negata dagli
impostori è il castigo di Dio.
Il comunicato succitato continua a colpire le
"affermazioni datate al periodo precristiano, e non rispondono alla
teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da
Cristo". Chiara allusione alle superstizioni, mentre è superstizione
considerare la natura indipendente dall'azione divina. "I terremotati ci
perdonino, a loro va la solidarietà dal papa. Cristo ci ha rivelato il volto di
Dio amore. Non un Dio capriccioso [sic] e vendicativo. Questa è una visione
pagana non cristiana." "Chi evoca il castigo di Dio ai microfoni di
Radio Maria offende lo stesso nome della Madonna, che dai credenti è stata
vista [sic] come Madre misericordiosa."
Il Vangelo: "In verità vi dico, nel
giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più
sopportabile di quella città." (Mt. 10, 15). "Guai a te, Corazin!
Guai a te, Betsaida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i
miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto
penitenza [...] E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli
inferi precipiterai!" (Mt. 11, 21-23). "Nel giorno in cui Lot uscì da
Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti [...] Ricordatevi
della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà." (Lc.
18, 29-33). "Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti,
sappiate allora che la sua devastazione è vicina [...] saranno infatti giorni
di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia [...] Gerusalemme
sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti" (Lc.
21, 20-24). La Madonna spiegò ai bambini di Fatima che la Grande Guerra era una
punizione del Cielo.
La Rivelazione dice che Dio è rimuneratore
con i premi e con le pene. Negare il castigo divino significa negare l'Inferno,
che è il principio del castigo. Infatti taluni, costretti dalla coerenza,
vollero che l'Inferno fosse vuoto. Ma si fece marcia indietro, perché la Buona
Novella era zeppa di condanne all'eterna dannazione.
Infine
ci si chiederà perché Dio abbia permesso o voluto il terremoto per le
popolazioni meno cattive. Ma non si è forse trovato che Dio castiga i suoi,
mentre castiga gli altri in modo peggiore, cioè con la loro empietà non
castigata?
Piero
Nicola
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