Una delle conseguenze della preghiera certamente la
più vantaggiosa, è che possiamo guardare tutto dal punto di vista
dell'eternità, cosicché le difficoltà del mondo ci appaiono realmente sciocchezze.
Giulio Alfano
Docente di filosofia politica nell'Università
Lateranense, Giulio Alfano è un autorevole e geniale studioso e un navigatore
impavido nelle acque post moderne, agitate, intorbidate e intossicate dai
furori dell'anarchia laica ed estenuate dal debolismo teologizzante.
In violazione di un severo tabù laicista,
impiantato nella mente labile dei fedeli modernizzanti, Alfano osa proporre
(nella intrepida collana dell'editore teatino Marco Solfanelli) un
magnifico saggio su Luigi Gedda, nobile protagonista del Novecento cattolico,
purtroppo deprezzato, censurato e declassato dal giornalismo pio e dalla
setta degli storiografi di bassa ed esangue sacrestia.
Vir bonus, illustre scienziato (le sue
tesi sui gemelli fanno testo tuttora nelle scuola di medicina) e intrepido
militante cattolico, Luigi Gedda (Venezia 1902- Roma 2000), attraversò
imperterrito le feroci tempeste del xx secolo senza nulla concedere alle
suggestioni squillanti e trionfanti tra progetti anacronistici, poteri
scriteriati, ideologie vaneggianti, e teologie depresse e/o sbigottite dalla
imperiosamente labile figura del mondo moderno.
Alfano, che di Gedda fu cristianamente amico e
seguace, rammenta che la collaborazione del professore con papa Pio XII “fa
parte di una storia calpestata, oscurata e dimenticata a volte nell'ambiente
cattolico stesso e sul libro di storia le pagine oscurate sono troppe e Luigi
Gedda e papa Pacelli sono illustri vittime di tale oblio della memoria”.
Gli storiografi di scuola laica e
catto-progressista fingono di dimenticare il fatto che Gedda “ha servito il
papa Pio XII che si accingeva a compiere un'opera storicamente ancora non da
tutti riconosciuta: salvare l'Italia dal comunismo e i comunisti italiani
stessi da Stalin”.
Alfano rammenta che, alla fine degli anni
Cinquanta, Gedda, con la collaborazione di Gianni Baget Bozzo, tentò di
orientare spiritualmente la politica italiana “ispirando e partecipando
attivamente alla fondazione di Ordine Civile, un sodalizio intellettuale e
sociale che intendeva rifondare i presupposti della politica come azione di
servizio orientata al Magistero”.
L'impresa più notevole di Gedda,
tuttavia, fu la fondazione dei Comitati civici. Nella drammatica vigilia delle
elezioni politiche del 18 aprile 1948. Gedda, consapevole che “erano in
gioco i diritti di Dio sulla persone e sulla collettività” fondò i Comitati
civici, che costituirono l'argine sul quale si infranse la rivoluzione
social-comunista: Vero è che ”nel giro di tre mesi i Comitati Civici
riuscirono a capovolgere la situazione e a creare la differenza”.
Ricostruita magistralmente da Alfano, la
storia soggiacente al successo ottenuto dalla Dc nelle elezioni del 1948,
indica la via d'uscita dalla latitanza spirituale in rovinoso atto nella
politica italiana.
Piero Vassallo
I am looking forward to read this book by Prof.Alfano.
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