L'amore
è la soluzione magica con cui gli impostori ecumenici e i servi del globalismo
soggiogano le masse. Il dio amore, da non confondersi con l'Amore di Dio, pur
essendo un'entità vaga e falsa, incute rispetto esigendo il buonismo, la pace
losca e comoda, suscita la speranza infingarda o d'un lercio tornaconto (dei
politicanti, degli schiavisti nostrani, degli affaristi che lucrano
sull'immigrazione)..
Sul
sentimento amorevole che sarebbe buono e non può esserlo adattandosi alle
opinioni umane, a una dottrina indulgente che con Dio non ha nulla a che vedere
perché ignora la Verità e la Giustizia, gli usurpatori del Vaticano hanno fondato
la concordanza di tutte le religioni deviate e peggio che inutili. Gli agenti
televisivi, giornalistici e gli operatori della cultura postmoderna mettono a
tacere i dubbi e il residuo di sani impulsi del malo gregge, usando la parola
magica che confonde i buoni, commuove le animucce poco pulite, fa ringalluzzire
i maliziosi che hanno da guadagnarci o s'illudono di pescar bene nel torbido.
Talvolta,
nella diffusa ignoranza emanata dai preti, anche ai veri fedeli avviene di
farsi domande intorno alla carità, virtù soprannaturale che si possiede
soltanto essendo in Grazia di Dio. Per esempio: come mai chiunque non è in
grado di amare Gesù o Dio Padre umanamente a sufficienza e di amare ogni uomo
in virtù di siffatto amore per Dio?
A questo
proposito basta considerare i moventi dell'amore umano, suscitato e sostenuto
da apprezzamento, stima, ammirazione, sensi di pietà, di riconoscenza. Questi
fattori ideali e sentimentali, psicologici, sono troppo distanti dalla carità.
Si ama l'eroe per le sue gesta gloriose, per la sua forza d'animo. Ma non si
può amare così il Redentore che non si batté come un guerriero e morì nella
debolezza. Si ama la vittima per compassione, che è pietà non priva da una
nostra immedesimazione col sofferente. Si ama l'innocente che patisce
l'ingiustizia, per un nostro ideale di giustizia. Non parliamo poi dell'amore
suscitato dalla creatura dell'altro sesso. Quanto egoismo, desiderio e piacere
spuri inquinano questo amore!
Gesù potrebbe essere amato umanamente come
uomo che, nella sua debolezza s'immolò, ma non si può ignorare che Egli sia
anche Dio, che si sia dichiarato Tale e sia risorto. E ciò confonde l'amore
umano.
La fede
da sola non basta per amare Dio come si deve, occorre la carità. San Paolo lo
dice chiaro: se ho la fede e mi manca la carità, sono come un cembalo sonante.
Evidentemente tutti gli amori non santificati di per sé sono impuri,
aperti all'inquinamento del peccato di chi non è mondo, essendo sprovvisto della
Grazia ottenuta con i Sacramenti. Soltanto questa può rendere l'amore degno e
meritevole.
Piero Nicola
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