La dottrina democratica, eiettata
della squillante fanfara esoterica, orchestrata e ultimamente abbagliata (flesciata)
e stordita dalle contraddizioni, in furente corsa nelle grotte in cui è caduta
la modernità - antri scavati dal vaneggiamento iniziatico per indirizzare alla
dissoluzione il cammino di un vasto popolo costituito da sapienti illuminati
(allucinati), politici decerebrati, plebi plagiate e rassegnate e iniziati ai
gridati misteri del
sottosuolo & del vespasiano - sta ottenendo l'ambito
risultato: sostituire la giustizia cristiana con il truffaldino gioco delle
carte stampate dalla banca babilonese.
Come il vomito fa girare i tormentosi dubbi
dell'affamato cane, i tamburi della destra democratica attirano i candidati al
godimento della soggiacente - nascosta e venerata – truffa delle tre carte
moderne: liberté, égalité, fraternité.
Iniziata dai saccheggi e dai massacri
giacobini, l'eredità della commedia rivoluzionaria di stampo demo-babilonese
riposa. infine (Marcello Guidasci dixit), nelle capienti, auree tasche dello
speculatore & finanziere ungherese Georges Soros.
Di qui l'avviamento di una macchina
devastante, un tritacarne sodomitico concepito per indurre i popoli a
rassegnarsi alle povertà nascoste sotto le vaste e sontuose ali dei poteri di
servizio, e per avviarli all'immoralità, allo sfascio delle famiglie, agli
estenuanti giochi d'azzardo, alle deliziose macchinette progettate,
propagandate e promosse dalla beffarda società degli usurai d'alto profilo e
dai loro filosofanti buffoni.
La povertà dei popoli cristiani è il preambolo
a un piano magico inteso alla semina di una fatale, velenosa discordia
tra gli accecati europei e gli immigrati islamici, avanzanti sotto la
protezione della dottrina globalista, elaborata al sapiente tavolino
degli usurai e avallata dallo sconcerto vaticanista.
Contemporaneamente, la sistematica
diffamazione e la pilotata insorgenza di ebbri teologi e di utili preti
ha aggredito, debilitato e stordito la fede del basso clero e dei fedeli,
aprendo ampi varchi al falso ecumenismo e al sincretismo e avviando, infine,
surreali e grottesche manfrine.
Di qui l'obbligo incombente sui testimoni
della cultura italiana: riscoprire e promuovere risolutamente la resistenza
cattolica alla torbida ideologia culocratica, in arrivo dall'America.
Capire, infine, che il fallimento della destra
berlusconiana dipende dalla inadeguatezza e dalla fragilità del pensiero
liberale e dall'assurdità della simpatia per l'America, reperti fossili di un
mondo che si è naturalmente rovesciato nel porcile sinistrorso, nel quale
stanno sguazzando i miseri resti della rivoluzione liberal-illuminista.
Edito dall'infaticabile Marco Solfanelli,
editore in Chieti, “Corti pensieri nella notte lunga”, raccoglie alcuni
articoli e saggi intesi a spezzare la soffocante corda, legame irrealistico che
permette il trasbordo della confusione illuministica sulla nave dei cattolici
frastornati e turbati dalle grida squillanti sul palcoscenico di un mondo
agonizzante.
Giovanni Badiali
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