Ci si sarà chiesti come mai in Francia, in
Belgio, in Germania sono avvenuti gravissimi attentati commessi da terroristi
islamici e, alcuni anni or sono, anche Inghilterra e Spagna hanno pianto per
questo i loro morti, mentre in Italia siamo andati esenti da simili stragi. Una
spiegazione deve pur esserci. Ma non ci si venga a raccontare, con la solita
propaganda governativa, che la nostra polizia è più in gamba e previene gli
attentatori.
Deve essere vero che da noi sono state
scoperte pericolose cellule dinamitarde, ed anche isolati aspiranti terroristi.
Ma è impossibile che nessuno abbia potuto portare a termine il crimine
prefissato. Anche i cosiddetti cani
sciolti devono sapere come regolarsi, ovvero perché bisogna che si
astengano dall'ucciderci. Tra parentesi, va notato che tali soggetti, sciolti o
legati, non vengono messi al sicuro in carcere e non vanno sotto processo.
Invece li riportiamo a casa loro. Ed è strano come ciò possa farsi
regolarmente, se per il rimpatrio (già decretato di rado) dei clandestini
sorgono problemi sia di individuazione della provenienza, sia per le difficoltà
opposte dai paesi d'origine, tanto è vero che il nostro governo ora deve
prendere accordi, per cominciare con la Libia, onde assicurare tale operazione
(ma dal dire al fare...). Ancora più strano il fatto che si rimpatrino i nostri
nemici più pericolosi, che avranno ampie possibilità di fare ritorno, p.e. con
i barconi e gommoni dei migranti, con la benedizione del finto papa Bergoglio.
Tornando alla spiegazione dell'attuale nostrana
immunità da bombe, mitragliamenti e camion lanciati sulla folla, la logica
vuole che ciò sia evitato perché il Bel Paese tiene aperte le porte agli extracomunitari,
i quali qui stanno accumulandosi a milioni. È chiaro che anche ai musulmani
presunti moderati e lavoratori conviene accrescere il loro numero, converrebbe loro
essere così tanti da aver diritto o modo di comandare in Italia. A maggior
ragione gli islamici più islamici non vorranno interrompere questa, per ora,
pacifica invasione. Se anche qui perpetrassero stragi, la gente autoctona,
sebbene impecorita, comincerebbe a prendersela con l'immigrazione e anche con
gli immigrati. Di già Renzino ed ora il gentile, anzi gentilone, capo del
governo, hanno parlato di organizzare centri di identificazione degli
irregolari e rimpatri sostanziosi. Quand'anche fosse un intento reale, sarebbe
assai difficile che si sia in grado di portarlo a termine. Tuttavia tali
progetti governativi per tener buona la massa, che comincia ad essere allergica
allo straniero dannoso, sono un ulteriore motivo per non agitare le acque
usando armi proprie e improprie contro gli italiani.
Piero
Nicola
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