sabato 16 luglio 2016

NELLA S. SCRITTURA, NON SOLO SODOMA E SAN PAOLO... (di Piero Nicola)

Da Il Terzo Libro dei Re (XIV, 21 - 26; XV, 1- 13):
  "Roboamo poi, figliuolo di Salomone regnò in Giuda. Quarantun anni aveva Roboamo, quando cominciò a regnare. E regnò diciassette anni in Gerusalemme città eletta dal Signore fra tutte le tribù di Israele, per stabilirvi il suo Nome. La madre sua chiamavasi Naama, ed era Ammonita.
  "E Giuda fece il male al cospetto del Signore, ed essi lo irritarono più di quello che avessero fatto con tutte le loro opere i padri loro.
   "Perché essi si eressero altari, e statue, e boschetti sopra tutte le alte colline, e sotto ogni albero ombroso.
  "E oltre a questo eranvi nel paese dei giovani effeminati, i quali rinnovellarono tutte le abominazioni delle genti, le quali il Signore distrusse all'arrivo dei figli d'Israele.
  "Or l'anno quinto del Regno di Roboamo, Sesac re di Egitto venne a Gerusalemme. E portò via i tesori della casa del Signore, e i tesori del re, e depredò ogni cosa, e fino gli scudi d'oro fatti da Salomone".
  "Il diciottesimo anno del regno di Geroboam figliuolo di Nabat, regnò Abia sopra Giuda.
  "Egli regnò tre anni in Gerusalemme: sua madre chiamavasi Maacha figlia di Abessalom.
  "Ed egli imitò in tutto i peccati fatti dal padre suo prima di lui; e il suo cuore non fu sincero verso il Signore Dio suo, come il cuore di Davide suo avo.
  "Ma per amor di Davide il Signore Dio suo gli diede una lampada in Gerusalemme, suscitando dopo di lui il suo figliuolo, e tenendo in piedi Gerusalemme.
  "Perché Davide aveva operato rettamente agli occhi del Signore, e non aveva deviato in nulla dai suoi comandamenti per tutto il tempo di sua vita, eccettuato il fatto di Uria di Heth [...] E Asa suo figliuolo gli succedette nel regno.
  "Dunque l'anno ventesimo del regno di Geroboam re d'Israele, regnò Asa re di Giuda [....] E Asa fece quel che era giusto nel cospetto del Signore, come Davide suo avo.
  "E tolse via dal paese  gli effeminati, e lo purgò da tutte le sozzure degli idoli fabbricati dai suoi padri.
  "E oltre a questo si levò d'intorno sua madre Maacha, affinché non fosse sacerdotessa nelle cerimonie di Priapo, e del bosco che ella gli aveva consacrato: ed ei rovinò la sua spelonca, e spezzò l'infamissimo simulacro, e lo bruciò presso il torrente Cedron".
  Levitico (20, 13):
  "Se uno pecca con un maschio come se questo fosse una donna, ambedue han fatto una cosa esecranda: siano puniti di morte".


Piero Nicola

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