Negli
anni Ottanta del secolo scorso, l'intrepido arcivescovo di Genova, cardinale
Giuseppe Siri, fu zittito dal frastuono
dei mezzi di comunicazione sociale, che lo avevano accusato di empietà perché
aveva osato affermare che l'Aids era un castigo di Dio, rovesciato sui vizi
dell'Occidente libertino e pederastico.
Associati a un ateismo demenziale e arrogante,
i vizi dell'Occidente post-moderno incrementano l'ecumenismo pederastico e
lesbico, avanzante dietro un prurito invincibile, che corrompe la persona,
ricatta e aggredisce i fedeli cattolici, spegne il senso critico, calunnia la
dissidenza e spaventa gli osservatori
neutrali.
Sul palcoscenico della nuova, grottesca morale
si agita il fantasma di Fagiolino, il rumorista vagante, che, nel
secondo dopoguerra, per il facile divertimento dei musicofili intestinali,
metteva in scena sulle macerie, democratici e applauditi rumori. (Come è del
resto noto il potere democratico e l'estetica associata hanno origine dal
basso).
In agosto saranno celebrate ufficialmente e a
termini di legge statale (del rumoroso
stato fagiolino) le prime nozze tra due maschi appartenenti
all'intoccabile e quasi venerata e incensata corporazione dei sodomiti, eredi
del rumoroso Fagiolino.
Saranno infatti celebrate ufficialmente e nel
compunto rispetto delle capovolte leggi dello stato (in marcia trionfale verso
il Vespasiano assoluto) le prime nozze tra due maschi appartenenti
all'intoccabile e quasi venerata e incensata corporazione dei sodomiti
progressivi.
Le barche degli immigrati islamici intanto
scivolano sulle acque della pietà invincibilmente cieca, nelle quali si
specchia il futuro di un'Italia agitata dal fanatismo e dalla
refrattarietà/ostilità al lavoro.
Eccitati dal buonismo, preti zelanti e
piissimi teologi allestiscono cucine fumanti per nutrire i maomettani, che
hanno in dispetto la religione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Oggi nessuno osa sostenere che la cieca
violenza islamica è un castigo di Dio, che si abbatte sulla trionfante e
gongolante inversione della morale ecumenica.
Chi osa dissentire, ad esempio Magdi Allam, è
tacitato, minacciato e obbligato a vivere sotto scorta.
Al contrario, si benedice e si loda il (falso)
profeta Maometto, che dal cielo ci manda un alto numero di preziosi, deliziosi
e graditi visitatori.
A Parigi, a Bruxelles e a Nizza non
propriamente graditi, ma la felicità ecumenica ha un prezzo che l'intelligenza
deve pagare. Come ha detto il senatore Armando Plebe il godimento politico non
vuole pensieri,
Occorre rassegnarsi e tollerare la presenza di
alcuni birbantelli nella pia folla degli islamici, Come è noto lippis et
tonsoribus, tutte le grandi famiglie hanno il loro birichini. Bisogna
guardare il bene e trascurare il cattivo margine.
Sarà interessante seguire lo sviluppo
dell'incontro degli intrepidi navigatori islamici con i sodomiti abitanti sulla terra ferma.
I lettori degli acrobatici documenti sulla
comunione dei fedifraghi regolarizzati
attendono un'audace dichiarazione del vescovo di Roma a cauta e parziale
giustificazione della pia pratica gomorrita. Saranno felici gli islamici? Il
disagio civile è alle porte. Marcello Guidassdci è inquieto.
Piero Vassallo
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