martedì 19 luglio 2016

Violenza redentrice o esportazione della menzogna?

Negli anni Ottanta del secolo scorso, l'intrepido arcivescovo di Genova, cardinale Giuseppe Siri, fu  zittito dal frastuono dei mezzi di comunicazione sociale, che lo avevano accusato di empietà perché aveva osato affermare che l'Aids era un castigo di Dio, rovesciato sui vizi dell'Occidente libertino e pederastico.
 Associati a un ateismo demenziale e arrogante, i vizi dell'Occidente post-moderno incrementano l'ecumenismo pederastico e lesbico, avanzante dietro un prurito invincibile, che corrompe la persona, ricatta e aggredisce i fedeli cattolici, spegne il senso critico, calunnia la dissidenza e spaventa  gli osservatori neutrali. 
 Sul palcoscenico della nuova, grottesca morale si agita il fantasma di Fagiolino, il rumorista vagante, che, nel secondo dopoguerra, per il facile divertimento dei musicofili intestinali, metteva in scena sulle macerie, democratici e applauditi rumori. (Come è del resto noto il potere democratico e l'estetica associata hanno origine dal basso).
 In agosto saranno celebrate ufficialmente e a termini di legge statale (del rumoroso  stato fagiolino) le prime nozze tra due maschi appartenenti all'intoccabile e quasi venerata e incensata corporazione dei sodomiti, eredi del rumoroso Fagiolino.
 Saranno infatti celebrate ufficialmente e nel compunto rispetto delle capovolte leggi dello stato (in marcia trionfale verso il Vespasiano assoluto) le prime nozze tra due maschi appartenenti all'intoccabile e quasi venerata e incensata corporazione dei sodomiti progressivi. 
 Le barche degli immigrati islamici intanto scivolano sulle acque della pietà invincibilmente cieca, nelle quali si specchia il futuro di un'Italia agitata dal fanatismo e dalla refrattarietà/ostilità al lavoro. 
 Eccitati dal buonismo, preti zelanti e piissimi teologi allestiscono cucine fumanti per nutrire i maomettani, che hanno in dispetto la religione di Nostro Signore Gesù Cristo.
 Oggi nessuno osa sostenere che la cieca violenza islamica è un castigo di Dio, che si abbatte sulla trionfante e gongolante inversione della morale ecumenica.
 Chi osa dissentire, ad esempio Magdi Allam, è tacitato, minacciato e obbligato a vivere sotto scorta.
 Al contrario, si benedice e si loda il (falso) profeta Maometto, che dal cielo ci manda un alto numero di preziosi, deliziosi e graditi visitatori.
 A Parigi, a Bruxelles e a Nizza non propriamente graditi, ma la felicità ecumenica ha un prezzo che l'intelligenza deve pagare. Come ha detto il senatore Armando Plebe il godimento politico non vuole pensieri,
 Occorre rassegnarsi e tollerare la presenza di alcuni birbantelli nella pia folla degli islamici, Come è noto lippis et tonsoribus, tutte le grandi famiglie hanno il loro birichini. Bisogna guardare il bene e trascurare il cattivo margine.
 Sarà interessante seguire lo sviluppo dell'incontro degli intrepidi navigatori islamici con i sodomiti  abitanti sulla terra ferma.

 I lettori degli acrobatici documenti sulla comunione dei fedifraghi regolarizzati  attendono un'audace dichiarazione del vescovo di Roma a cauta e parziale giustificazione della pia pratica gomorrita. Saranno felici gli islamici? Il disagio civile è alle porte. Marcello Guidassdci è inquieto.

Piero Vassallo

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