Aveva ragione il defunto
cardinale bolognese Giacomo Biffi quando mi diceva che il nostro vero nemico
non sono gli islamici bombaroli, ma gli islamici moderati, che ci impongono
moschee e scuole coraniche.
Magdi Cristiano
Allam
Il dotto giurista Riccardo
Prisciano, autore dell'intrigante saggio Nazislamismo, uscito in questi
giorni dai torchi instancabili dell'editore teatino Marco Solfanelli, sostiene
e dimostra che la democrazia moderna non discende da una verità condivisa dai
popoli ma da una accozzaglia di opinioni, di conio laicista/illuminista, che
giustificano un'attenta e spregiudicata riflessione e un serio esame degli
argomenti a sostegno delle diverse e irriducibili dottrine altre.
E dunque lecito contrastare le opinioni e le
decisioni democratiche portate avanti da gruppi di pressione che sono
usciti dai binari del diritto naturale e della tradizione, alla quale i popoli
cristiani aderirono, con profitto, per la durata di molti secoli.
Opportunamente Prisciano afferma che i governi
occidentali, animati da un democratismo inflessibile e quasi dogmatico,
sottovalutano l'agguerrita invasione promossa da stati d'animo ultimamente
controllati da autorità costituite intorno alla superstizione islamica.
L'invasione dell'Europa è compiuto dai
rappresentanti di una religione alla quale aderisce un miliardo e mezzo di
credenti/effervescenti, che potrebbero essere facilmente respinti.
L'escandescenza della rovente/furente guerra
islamica contro la ragione produce inoltre una sorda ostilità verso i princìpi
filosofi da sempre, associati alla fede cattolica. E se è vero che gli studiosi
islamici hanno contribuito alla diffusione dell'aristotelismo nell'area del Cattolicesimo
è certo che l'islam non ha fatto uso delle ragioni aristoteliche, incompatibili
con la rozza teologia dei cammellieri.
Prisciano dimostra senza difficoltà che “Certamente
concetti cardine della società moderna quali la laicità dello stato e del
diritto, la reciproca autonomia tra stato e religione, l'indipendenza della
cittadinanza dall'appartenenza religiosa, non sono così scontati sotto l'egida
della mezzaluna”.
Il
programma islamico, lo ha dimostrato Magdi Allam, contempla infatti il progetto
pacifico (a parole) di conquistare Roma per abbattere il tempio dell'odiata
Cristianità.
Innegabile è l'oscurità delle menti brulicanti
intorno al tavolo del potere, menti che hanno tracciato le piste islamiche
imponendo ai partiti democristiani la castrante contaminazione
illuminista/americana della civiltà teorizzata e proposta da Pio XII e dai suoi
qualificati collaboratori, ad esempio, il geniale professore Luigi Gedda,
fondatore dei Comitati Civici, barriera contro il maritenismo e i suoi effervescenti
discepoli democristiani.
Il progetto degli islamici, inoltre, sta
attuandosi grazie alla balorda complicità e alla colpevole disattenzione dei
governi europei, “che ormai legati a doppio filo ai paesi arabi, stanno
adottando una sorta di politica dello struzzo, facendo a gara a dichiarare che
il terrorismo islamico non esiste”.
Alla politica buonista, figura della storica
intenzione di non morire per Danzica, è purtroppo associato l'ecumenismo
impaziente e sconsigliato della gerarchia postconciliare, i cui autorevoli
rappresentanti non esitano ad onorare, con baci senza senso e senza dignità, il
libro del falso profeta Maometto. L'autolesionismo associato alla confusione
mentale si manifesta perfino all'interno di professioni che sono strutturalmente
costituite per la contestazione e la smentita delle fandonie e delle roventi
illusioni, in uscita dal vaneggiamento del potere politico e culturale: “In
Italia l'Ordine Nazionale dei Giornalisti [notturnisti, secondo la
beffarda definizione di Soren Kierkegaard] ha deciso di sottoporre Magdi
Allam a procedimento disciplinare, per una serie di articoli pubblicati nel
Giornale tra il 22 aprile e il 5 dicembre del 2011” .
Contro
la falsa morale degli islamici intanto si levano, dagli uffici della magistratura
progressista. voci favorevole alla pratica sodomitica. Edoardo Savarese, autore
di una curiosa e febbrile Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma,
domanda addirittura “perché un omosessuale deve essere costretto a scegliere
tra l'amore e la religione”.
Non è opinione stravagante sostenere che la
diffusione dell'islamismo in Occidente è aiutata dallo sfacelo della morale
cattolica e dall'eclissi del sentimento di appartenenza alla vera civiltà.
Prisciano dimostra peraltro che “l'Italia,
forse in ragione della particolare posizione geografica, per la difficoltà di
protezione dei propri confini, nonché per la mancanza di volontà politica di
risolvere tale problema … anche grazie alle speculazioni delle varie
organizzazioni criminali, è passata dall'essere un Paese di emigranti a un
paese di immigrati, soprattutto extracomunitari, quasi totalmente di fede
islamica”.
Esempio
e modello della follia accogliente, praticata dai governi debragati, è la cieca
e colpevole tolleranza delle autorità britanniche, che tollerarono il gruppo
degli specialisti pachistani “che abusò per anni di mille
quattrocento bambine”.
Prisciano
rammenta al proposito che le intontite autorità inglesi tacquero per paura che
l'esercizio della legge fosse tacciato di razzismo.
Il moltiplicarsi di manifestazioni di codardia
politicante nei confronti dei banditori e degli eversori di religione islamica,
dimostra l'urgente necessità di una radicale revisione dell'ideologia buonista,
demenziale contraffazione della fede cristiana e prezioso strumento della
violenza d'importazione.
Non è credibile che gli italiani, nel giro di
due generazioni, abbiano smaltito il coraggio e l'amor di Patria dimostrati (ad
esempio) nelle epiche battaglie di El Alamein (un italiano contro sei inglesi)
e di Gela (Patton tentato di reimbarcare le sue truppe, vista la resistenza
della divisione Livorno).
Dobbiamo pensare che il rammollimento è il
distintivo di quel comitato di affari anti-italiani che la mano magica
del potere atlantico ha elevato al vertice della nostra politica.
Di conseguenza dobbiamo deciderci a vedere
nell'America (non a caso adulata e venerata dal ragazzo Matteo Renzi) la fonte
dell'eversione che impedisce la resistenza alla pacifica invasione
islamica.
Il triste sogno americano, al quale dobbiamo
ribellarci guardando alla Russia, contempla la inaccettabile discesa della
invidiata civiltà italiana in una festa del disordine islamico.
Piero Vassallo
Nessun commento:
Posta un commento