sabato 25 giugno 2016

UNA PIÙ UNA MENO... (di Piero Nicola)

Bergoglio ne ha fatta un'altra. Ci siamo abituati. Lo scempio della morale e della dottrina cattolica dovuto a lui è già avvenuto. Qualunque cosa egli vi aggiunga, il risultato cambia poco. Basta demolire una sola colonna portante per far crollare l'Edificio. Il danno riguarda quelli che gli credono, ma sono tanti!
  In effetti, l'ultimo guasto prodotto dal forse-Anticristo quasi non ha fatto notizia. Anche il rumore sollevato dagli osservatori della nostra parte sembra perdersi nella monotonia. Tuttavia non è bello lasciare che silenzio e dimenticanza presto ricoprano le malefatte.
  Che cosa ha dunque combinato chi ha ridotto l'eresia a un'unica falsa "eresia", che sarebbe la puntuale e severa richiesta di rispettare i dogmi? Egli ha ora dichiarato che la convivenza dei componenti la coppia è preferibile a un affrettato matrimonio sacramentale. Se fosse sussistito qualche dubbio su una licenza concessa al concubinato, ora possiamo dormire tranquilli. A questo riguardo ogni incertezza, suggerita dai solerti interpreti dei documenti bergogliani (che maliziosamente si offrono a un'esegesi), è venuta meno: possiamo respirare a nostro agio.
  Gli scrupolosi continueranno osservare che Bergoglio emana sentenze (coerenti, continue e universali) stando ai piedi dalla Cattedra; ma la sua manipolazione e imposizione di cose serissime (concernenti fede e costumi) né si giustifica col rifiuto, per principio, di dogmatizzare, ossia avendo rottamato il Dogma, né perde il suo potere dogmatico (invertito e distruttivo). La scampano i pochi provveduti, e di questi parecchi soltanto in parte.
  Poiché ci siamo, metto in conto anche la recente e chiarissima esternazione dell'abusivo inquilino di Casa Santa Marta circa gli stranieri dalle molteplici professioni religiose. Egli ha ribadito che devono essere bene accolti tutti indiscriminatamente: cattolici e acattolici, maomettani e animisti: sono uguali per lui, e dovrebbero esserlo anche per noi. Questo disprezzo (eretico) mostrato nei riguardi dei suoi Predecessori e verso la Fede millenaria, verso Cristo medesimo ("chi non è con me è contro di me", Mt. 12, 30), non gli desta alcun turbamento. Disgraziato lui!


Piero Nicola

Nessun commento:

Posta un commento