Preparazione. “Mister
President, ecco il rapporto della CIA sul Borboglistan. È in posizione
strategica sulla rotta del petrolio e sembra che sul suo territorio abbia
petrolio in abbondanza, che interessa molto ai nostri petrolieri e speculatori.
È governato da un despota piuttosto ‘laico’ e c’è una piccola minoranza
cristiana che viene rispettata.” “Capisco; attende ansiosamente che noi andiamo
a portare la libertà e costruiamo la nazione borboglistanica col nostro infallibile
metodo di ‘nation building’: controllo delle nascite, liberazione della donna,
aborto libero e gratuito, rispetto dell’ambiente e dei ‘diversi’.
Esecuzione.
Ruminando chewing-gum e salutati da mamme, figli, figlie, sorelle, fidanzate,
amichetti e mignotte, partono i marines. Arrivano e sparano di qua e di là. Il
despota “laico” fa una brutta fine, con un considerevole numero di danni
collaterali (madri di famiglia, padri di famiglia, vecchi e bambini che si
trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, e via discorrendo), mentre
delegati e tecnici del paese portatore di libertà giunti in massa nel
Borboglistan, con relative consorti, figli, figlie, sorelle, fidanzate,
amichetti e mignotte, spiegano alla tv borboglistanica i pregi della libertà,
del controllo delle nascite, della liberazione della donna, dell’aborto libero
e gratuito, del rispetto dell’ambiente e (soprattutto) dei “diversi”. I
borboglistanici, alieni da relativismo e con poche idee ben fisse in testa,
tirano fuori i kalashnikov e cominciano a sparare anche loro. Si costituisce un
governo fantoccio che promette indiscussa collaborazione con gli occupanti.
Stranamente, sia tra i borboglistanici che tra i “ragazzi”, si riscontra un
improvviso aumento della mortalità. Viene deviato l’unico fiume del
Borboglistan per alimentare le ricche piscine di tipo californiano del campo
trincerato che ospita delegati e tecnici del paese portatore di libertà, con
relative consorti, figli, figlie, sorelle, fidanzate, amichetti e mignotte. Le
cose vanno per le lunghe, mentre la mortalità, stranamente, continua a salire.
A casa, madri, sorelle, figli, figlie, fidanzate, amichetti e mignotte dei
marines cominciano a dimostrare per il rientro dei “ragazzi”. Nell’interesse
della pace, i nostri eroi vengono riportati in patria, tra il magno gaudio di
consorti, figli, figlie, sorelle, fidanzate e (soprattutto) amichetti e
mignotte. Fanno eccezione alcuni eroi tornati in sedia a rotelle o chiusi in
eleganti scatole di legno artisticamente avvolte nella bandiera nazionale. Il
governo fantoccio che aveva promesso indiscussa collaborazione con gli
occupanti viene prontamente fatto saltare in aria e i “diversi” vengono
lapidati o bruciati vivi in massa.
Risultato. “Mister
President, ecco il rapporto della CIA: il Borboglistan è diventato una
repubblica islamica radicale, hanno proclamato la jihad e stanno sterminando
tutti i cristiani.” “Ih, ih, ih, ih (ghigno mefistofelico), era proprio quello
che volevamo.”
EMILIO BIAGINI
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