venerdì 4 settembre 2015

LA COMPAGNIA DELLA CATTIVA MORTE (di Piero Nicola)

  Il responsabile dell'Associazione Voglio Vivere segnala un caso di tremenda attualità. Una giovane sposa malata di sla (sclerosi laterale amiotrofica), colpita dalla paralisi di tutti i muscoli, si è vista minacciata di morte dal marito, determinato ad ucciderla e a suicidarsi.
  Bisogna notare che il morbo le rende i muscoli inattivi, ma ha lasciato intatte le sue facoltà mentali, ed ella è in grado di comunicare mediante uno strumento elettronico sensibile ai movimenti della pupilla, con cui scrive il pensiero, che non può esprimere con la voce, né comporre usando le mani.
  Tatiana si è salvata mandando un messaggio disperato al proprio fratello, il quale ha dato l'allarme e ha fatto trasferire la sorella presso di sé. Il marito, dopo l'arresto e un processo per direttissima, ora è libero, essendogli stato intimato di non avvicinare la moglie.
  Nel disordine di questa società alla deriva, esistono ancora magistrati che cercano di far valere la giustizia. Ma quanti altri casi sfuggono al sano controllo? Tanti soccombono, che potrebbero salvarsi! Gli sventurati che sentono insopportabile il peso delle loro disgrazie, non hanno nessuno cui chiedere soccorso, se non rivolgendosi alla cultura del suicidio e dell'omicidio, giustificato da una pietà falsa ed empia, rivolgendosi a un mostro che gode di libera cittadinanza, persino di onori e benemerenze internazionali.
  E per quanto tempo ancora il progresso delle leggi mortifere e della pietà spietata non introdurrà i crimini sollecitati dal partito radicale, benemerito e benedetto nelle persone dei suoi maggiori esponenti Pannella e Bonino?
  L'eutanasia d'una donna incosciente fu consentita da un capo dello stato, quella d'un uomo cosciente e volente, ricevette l'approvazione degli orientatori dell'opinione pubblica. Con simili esempi, sotto tali colpi, il codice penale è finito nella polvere e, dopo aver subito il calpestamento, è pronto per l'infame sua riforma.
  Si dirà che il mondo vide anche di peggio. Ma il peggio sta altrove, sta nei calpestatori, che dico: nei falsificatori! della Legge di Dio. Sì, perché vuoi l'omissione di opporla agli erranti e di ricordarla al gregge cattolico, vuoi il credito prestato a coloro che predicano e rivendicano il diritto a disporre della vita umana molto sofferente, sono la peggiore delle infedeltà, sono un flagello più nefasto della manifesta eresia o opera di corruzione, essendo perpetrato da gente che occupa il posto dei rappresentanti del Signore sulla terra.
  Non si insiste mai abbastanza denunciando il deserto di verità e di salvezza operato con la messa in non cale del principio di non contraddizione, con il dichiarato mantenimento della dottrina di Cristo e la sua effettiva distruzione dovuta a gonfiati, invasivi criteri di misericordia e di mani tese. L'instaurata tirannia dell'abusata misericordia (dialogo obbligatorio interreligioso e con gli empi; rispetto dovuto agli erranti irriducibili e al virus delle credenze di perdizione) trova ora la sua consacrazione nel giubileo della misericordia, che sputa in faccia alla Giustizia divina e alla stessa Carità.
  Perciò è normalissimo che giornalmente (molti casi non vengono riportati dagli organi d'informazione) il più forte della coppia afflitta o disastrata, malata di cancro, di gelosia, d'indigenza, uccida il consorte o l'amante. Dio è morto, per lui. La ragione di vita e di speranza finiscono qui, nella valle di lacrime. Il Nulla impera.
  L'uomo pieno di sé, divinizzato dai suoi maestri divinizzati da se medesimi, quell'uomo cui oggi si grida che fare un segno sul braccio col pennarello, per una ragione di pratica e necessaria utilità, è un affronto indicibile recato alla sua degna persona, questa creatura di Dio preda dell'adulazione tributata ai pagani divi imperatori, è avviato ad accarezzare il suicidio e l'omicida eutanasia dallo stesso giubileo della misericordia, dal veniente compromesso stabilito tra le più sessualmente incredibili coppie di fatto e la coppia d'Adamo ed Eva.
 
Piero Nicola

  

Nessun commento:

Posta un commento