martedì 1 settembre 2015

Roma e l'altra Roma, tradizione e buonismo

 Per effetto del fumo tossico generosamente diffuso dalla cultura radical chic e respirato dall'incauta teologia progressista, l'alma mater sta rovesciandosi nella figura di una laida e scollacciata matrigna.
 Una policroma/ondivaga folla di refrattari alla tradizione italiana insorge contro la Roma cattolica, alterando e infine oscurando il tradizionale statuto della tranquillità nell'ordine.
 Incoraggiata e quasi eccitata dalla flessione/diserzione della coatta gerarchia vaticana, l'onorevole Laura Boldrini, indossa la veste curiale di presidenta della camera bassa per proclamare – in perfetta sintonia con l'imperioso, invincibile delirio onusiano - che il destino degli italiani contempla l'allineamento della loro cultura alla superstizione terzomondiale [1]
 E' quasi irresistibile la tentazione di condividere il commento sferzante e simpaticamente villano di Matteo Salvini al piamente grottesco pistolotto immigrazionista, gridato dalla presidenta Boldrini (o dal presidente: le leggi dell'ortografia vacillano continuamente sotto il ruggito dell'avventizia e intrepida sessuologia democratica).
 Occorre invece rammentare che la maggioranza degli immigrati professa la falsa religione di Maometto, una furente teologia, che contempla, in mezzo ad altri orrori, l'umiliante e infelice condizione della donna.
 La contrarietà alla tradizione cattolica, in corsa sfrenata nel pensiero confusionario della presidenta Boldrini, approda infine all'apprezzamento di una teologia tenebrosa, che esige l'abbrutimento della donna [2].
 Le acrobazie mentali della presidenta rinviano a una probabile parentela con l'ideologia dei promotori della denatalità, ultimamente impegnati ad attuare il progetto che contempla il riempimento dei vuoti anagrafici (da loro causati) mediante l'importazione di alieni refrattari ai princìpi nei quali ha fondamento la civiltà italiana.
 L'importazione di selvaggi fecondi è l'altra faccia del vergognoso progetto abortista concepito dagli avversari della fede professata dagli italiani.
 L'avversione all'Italia corre su due piste forsennate: l'odio abortista, quale arma della guerra alla tradizione cattolica, e la complicità con una religione che esalta la fecondità quale strumento d'invasione.
 Ridotto allo stato larvale, il progressismo oscilla tra la negazione della natalità e la sua elevazione a strumento dell'apprezzata invasione islamica [3].
La caduta delle ideologie di matrice illuministica nella fossa dei serpenti maomettani, fossa nella quale si aggira la presidenta, segna una svolta nella storia del pensiero, che obbliga i cattolici a ripensare il rapporto con il moderno, in ultima analisi a chiudere le vaste, incaute aperture prodotte dalla teologia progressista ultimamente  in viaggio a Lampedusa.
 Di qui l'opportunità di condividere l'appello Stop immigration, diffuso in Francia da Civitas et associations catholiques, nell'intento di arrestare il flagello dell'immigrazione islamica [4].
 Si tratta di abbattere il vizio di pensiero che è inteso a privilegiare la misericordia cosmopolita a danno dei sacri doveri verso la nazione di appartenenza, obliando la popolare sapienza che recita prima i tuoi gli altri se puoi.

Piero Vassallo



[1] Purtroppo il pensiero della presidenta è rincorso da numerosi prelati, cattolici, ad esempio da mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, il quale sostiene che l'immigrato contribuisce ad arricchirci.
[2]  L'indifferenza della Boldrini alla morale cattolica si intravvede nella nota autobiografica pubblicata nel sito della Camera dei deputati, nota in cui si legge che la presidenta ha avuto una figlia ma si omette di rammentare la sua nascita da un'unione matrimoniale regolare.
[3] Non è certamente casuale l'ammirazione che il filosofo del superuomo, Friedrich Nietzsche, nutriva per la teologia islamica.
[4] L'indirizzo si posta elettronica di Civitas et associations catholiques è contact@catholiquestoujour.com

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