Il
cammino dell'omofollia
Dalla banca
malthusiana al lupanare thanatofilo
L'impavido centro studi Jeanne d'Arc [jda@liberitalia.net] da anni attivo nel soffocante/velenoso cono d'ombra, che incombe sulle esistenze normali a Milano, in questi giorni ha pubblicato il saggio Alle radici dell'omofollia, un testo finalizzato a svelare le radici del potere antinatalista, che promuove il delirio sodomitico, in corsa sfrenata nelle praterie dell'Occidente democratico e liberale.
Tesi
del saggio è la discendenza dell'omofilia dai poteri forti: "L'alta
finanza internazionale veglia sempre sulla pederastia internazionale". Motore
del movimento per l'inversione della sessualità è, infatti, la Federazione
Internazionale della Pianificazione Familiare, oscura congrega fondata nel
1952 dai Rockefeller, banchieri-statisti [la definizione è di Giulio
Tremonti], "che, in una logica antinatalista, contestualmente alla
pianificazione dell'aborto preparava anche quella dell'omosessualità".
Le
iniziative dei Rockefeller destano la memoria dei versi infuocati, che Ezra
Pound scagliò contro l'attività mortifera dei banchieri: "peggio della
peste è l'usura ... peccato contro natura ... si frappone tra giovani
sposi contro natura" (cfr. I Cantos sul mare, a cura di
Andrea Lombardi, Genova 2014).
Opportunamente
gli autori dell'opuscolo sull'omofollia rammentano che, nel 1946, i Rockefeller
donarono all'ONU il terreno sui cui è stato costruito il palazzo di
vetro e corredarono la donazione con un finanziamento di 8,5 milioni di
dollari: "con questi presupposti non sorprende lo zelo con il quale
l'ONU ha pianificato l'aborto nel mondo, ieri, e lo zelo con il quale oggi sta
promuovendo omosessualità e transessualità".
Pretesto
della propaganda onusiana a favore di aborto e omosessualità è la teoria
catastrofista, che attribuisce alla
crescita della popolazione mondiale la causa dell'incombente/immaginaria rovina
del pianeta Terra.
Di qui
la folle pretesa di diminuire la crescita demografica mediante aborto, sodomia
ed eutanasia e infine l'ingresso sul palcoscenico postmoderno dell'utopia sapienziale
contemplante un mondo abitato da un ristretto numero di fantasmi, sapienti
e felici.
Non è
chi non veda che lo spettrale piano ha origine dall'inversione pseudomistica
del comandamento divino, "andate e moltiplicatevi". Un
demenziale e feroce capovolgimento è suggerito alla pseudo scienza onusiana da
umbratili superstizioni, in uscita dalle tenebre del sottosuolo.
La
cultura dell'Occidente onusiano, infatti, è impestata dagli spettri
dell'empietà e della falsa religione, che agiscono senza freni nelle società
segrete d'impronta satanica, con gli strumenti della persuasione occulta,
galleggiante nelle acque servili dei media.
Le
scuole dell'empietà devono la loro popolarità agli abili truccatori e
mistificatori delle rispettive dottrine: la ferocia dionisiaca conquista
consensi mettendo la maschera del piacere sano e legittimo, il nichilismo
buddista è travestito da buonismo e nascosto sotto i panni della presunta
mitezza indiana, l'empietà gnostica è riabilitata e riciclata sotto la specie
di una sana e opportuna correzione dell'eccessivo rigore cattolico, l'eresia
catara lodata in ragione della sua dichiarata ostilità alla procreazione, il
satanismo infine è veicolato da trombe e tamburi assordanti e da additivi psichedelici.
Le
numerose, farneticanti scolastiche, finanziate o approvate dalla banca mangia
uomini, sono costituite per aggiornare e promuovere antiche ateologie e/o
superstizioni di matrice satanica.
La
comune radice di tali dottrine, infatti, è il disprezzo della creazione e la
calunnia della vita creata: "la vita è un male che non deve essere
perpetuato perché è caduta dal puro spirito dell'Essere supremo nella
natura".
La teologia cattolica
insegna, appunto, che la orgogliosa/invidiosa ribellione di Lucifero ebbe
origine dal disprezzo verso l'incarnazione di Cristo nella creatura umana.
Il
fatto che la radice dell'avversione gnostica al Creatore abbia origine dal
disprezzo della creazione dell'uomo svela la natura luciferina dell'antica
eresia e delle sue metastasi moderne (l'idealismo, ad esempio) [1], e
ultramoderne (la filosofia francofortese e californiana, ad esempio).
Nella
galassia delle sette superstiziose, oscurantiste e thanatofile, un ruolo
importante è svolto dalla massoneria, ritrovo di consumati e allucinati
eversori, che operano in perfetta sintonia con i governi di conio democratico-anticristiano.
Il
redattori dell'opuscolo sulle radici dell'omofollia citano al proposito un
brano della Quamquam dolores, l'Enciclica del 1873, pubblicata dal Beato
Pio IX per far conoscere le finalità della setta massonica: "Dai suoi
Catechismi, dalle Costituzioni, dagli Atti stampati e dalle sue adunanze e
ancor più dalle aperte macchinazioni e gesta, apparve chiaro che il suo [della
massoneria] intento era distruggere la religione cattolica".
L'ideologia settaria
ha infettato le democrazie occidentali, non esclusa quella italiana,
promuovendo partiti incolori e politicanti gommosi, soggetti che obbediscono
caninamente alle direttive pederastiche e thanatofile della banca universale.
Di
recente Paolo Pasqualucci ha indicato, in un eccellente saggio, edito da Marco
Solfanelli, la forma che dovrebbe assumere un partito in grado di colmare
l'assenza di un efficace cordone sanitario.
La proposta di
Pasqualucci contempla un futuro diverso dal presente, in cui
l'ambiente cattolico è frenato e frammentato dall'errore neomodernista e la
destra politica è incline alla diserzione e al capovolgimento della propria
identità.
L'avvio
di un movimento politico d'ispirazione cattolica dipende dallo svolgimento di
un dialogo indirizzato al superamento dei malintesi e delle rivalità, che
dividono in circoli chiusi i refrattari all'ideologia dei banchieri.
L'iniziativa del centro studi Jeanne d'Arc è dunque da stimare quale avvio di
un'azione intesa a promuovere l'unità d'azione dei resistenti al disordine
omofilo/tanatofilo finanziato dagli usurai e alimentato dalla sciocchezza dei
conformisti.
Piero Vassallo
[1] L'influsso delle suggestioni gnostiche nell'idealismo
hegeliano e stato dimostrato da Karl Rosenkranz (un allievo di Hegel) e di recente da un insigne studioso italiano,
Massimo Borghesi.
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