Promemoria e suggerimenti non richiesti e tuttavia (forse) utili a Matteo Salvini oggi alla guida del
centrodestra per indiscutibili meriti conquistati sul campo
A
1.
Rammentare la risposta del cardinale Consalvi a Napoleone, che dichiarava
l'intenzione di abbattere la Chiesa cattolica: Non ci siamo riusciti noi
preti in tanti secoli, non ci riuscirà lei in pochi anni. In Italia le
costruzioni elevate per far dispetto alla Chiesa sono destinate a miseramente
cadere.
2.
Organizzare una squadra di uomini di cultura all'altezza della passione vivente
negli elettori leghisti (penso al prof. Paolo Mangiante e al dr Alberto
Rosselli e ai suoi giovani collaboratori).
3.
Non dimenticare mai che l'interesse della società italiana dipende
dall'amicizia con la Russia di Putin.
4.
Considerare che Forza Italia è una delle espressioni (anche se la meno
devastante) di quella oligarchia liberale, laica (e vagamente massonica:
Verdini) che è da sempre in conflitto con la tradizione italiana e con i reali
interessi della nostra gente.
5.
Riflettere sul disastro procurato alla Dc (e agli italiani) dagli alleati
eterogenei (Pri, Psdi, Pli e Psi), quindi procedere con estrema cautela e
fermezza nelle trattative con gli amici liberali, neo destri e lupeschi.
6.
Tenere a debita distanza la suggestione neodestra in discesa dai recessi
eleusini (frequentati dal lugubre Alain de Benoist) della Francia laica e
crepuscolare.
7.
Non trascurare il fatto che dietro la faccia simpaticamente borgatara di
Carla Meloni agisce l'oscuro ex colonnello finiano Ignazio La Russa.
8.
Quanto al partito che ammira e vanta le gaie imprese del cane bisessuale
Dudù è conveniente obbedire alla prudenza che consiglia la lontananza di
almeno due palmi dagli aperturisti.
B
1.
Rammentare che spina velenosa nella vita italiana è la denatalità, causa del
vuoto demografico e dell'invecchiamento della popolazione, due calamità che,
oltre a gonfiare il deficit degli istituti previdenziali, attira
emigranti indocili, quando non refrattari e ostili alla nostra tradizione. Di
qui l'urgenza di provvedimenti intesi a proteggere le famiglie italiane e a
premiare le premiare feconde.
2.
E' necessario rilanciare la politica produttivistica con cui l'Italia ha
efficacemente affrontato e la crisi del
1929 e la tragica situazione del secondo dopoguerra, cioè promuovere
l'intervento dello stato nell'economia (ri)mettendo in campo istituti come
l'IRI, piaccia o non piaccia alla Merkel e ai tirapiedi di .
Piero Vassallo
Nessun commento:
Posta un commento