Spigolature
d'un giorno nelle esternazioni dei signori che contano
Da Il
Giornale del giorno stupefacente (d'una nutrita serie) 18 luglio, ho
raccolto delle perle che sarebbe stato un delitto abbandonare alla corrente del
tempo che passa. Di sicuro esso non sarà avaro di altre meraviglie, come non lo
è da lunga pezza, ma ogni tanto conviene fermarsi a prendere nota.
Don Mazzi, che condisce i trattenimenti televisivi
con la sua presenza di prete alla mano, facente dimenticare il sacerdote
nell'aspetto come nella dottrina, ci ha fatto sapere, col pacioso eloquio che
lo distingue: "Quando vedo Salvini corro subito in bagno".
Superfluo andare a vedere il perché ed il
percome.
L'ex ministra colorata mogano, Kyenge, ha
dichiarato col cuore in mano: "Non possiamo portare le persone dove c'è
sofferenza. Piccoli gruppi di profughi [presunti] possono essere ospitati nelle
case dei cittadini italiani".
Sembra che Salvini, a corto di spirito e
truce come al solito, l'abbia così apostrofata: "Peggio di una zanzara nella
camera da letto".
Va pure riconosciuto che, in questa stagione
brulicante di insetti molesti, per quanto pedestre, la frase acquista un certo mordente.
Occorre essere comprensivi: questi straumanitari,
sorpresi dalla piega inaudita assunta da gente italiana insofferente pel numero
dei cari ospiti stranieri, non hanno nervi d'acciaio per restare calmi e, loro
malgrado, risultano esilaranti.
Il validissimo nonché omaggiato prefetto
Gabrielli, che ha affidato al ministro degli interni Alfano le ultime decisioni
sulla giunta Marino inciampata nella corruzione, si è scandalizzato delle
inquietudini dei romani circondati dai commiserandi clandestini, ed è pervenuto
a questo scioglimento: "In Italia c'è troppo razzismo. Non oso pensare a
cosa avranno pensato questi ragazzi che provengono da teatri di guerra, mentre
dal pullman assistevano a scene simili".
Al cospetto di un personaggio così
autorevole, crediamo fermamente che egli conoscesse quei "ragazzi",
tanto da poter escludere che, senza giustificazione, avessero disertato i
"teatri di guerra" dei loro paesi.
Lo stesso perseguitato politico riparato
all'estero, sarebbe bello se esibisse una scusa per il suo abbandono del campo.
Naturalmente essendosi prima appurato che il persecutore era tale, cioè un
soggetto dalla parte del torto. Ma non siamo duri con i benevoli, con i
caritatevoli cattolici adulti che, nella loro generosità, non stanno a guardare
il pelo nell'uovo!
Il giornalista Tommasi, assistendo agli
scontri fra polizia e dimostranti anti-immigrati in quel di Quinto di Treviso,
ha avuto una terribile visione allegorica, e si è premurato di pubblicarla su
face book: "Ho visto Himmler" è la sua sintesi verbale.
Siccome Renzi conta sull'efficacia politica
della legge che introduce i matrimoni dei gay e vuole bruciare le tappe, pare
che Monsignor Galantino, segretario generale della CEI, abbia dichiarato:
"Rispetto alle urgenze che si impongono è paradossale questa
attenzione".
Se il prelato, come dobbiamo presumere, non è
uomo per tutte le stagioni, ma è convinto di quello che dice, forse ignora la
sua fortuna di non essere venuto in fama all'epoca in cui una minimizzazione
come la sua lo avrebbe costretto a cospargersi il capo di cenere antieretica.
La Caritas, nella persona di don Giannone,
sempre a Casale San Nicola, ha detto: "Chi protesta non sa nemmeno perché
lo fa".
Beato lui, che sa leggere nelle molteplici e
associate scatole craniche!
I giudici della UE hanno condannato una
Società bulgara per discriminazione, perché aveva deciso di installare i
contatori dell'energia elettrica a un'altezza irraggiungibile, nei quartieri
dove sostano i nomadi.
Dalle parti di Rimini un albergatore,
rammaricato e un po' distratto rispetto alla politica correttezza, confessa:
"Il mio hotel guadagnava 45mila euro al mese accogliendo i profughi".
Da malaccorto, ha acconsentito che ne andassero altrove. "Meglio loro dei
turisti" conclude.
Siccome una nostra inclinazione malevola è
più forte di noi, riportiamo una notiziola
ormai di poco momento, di quelle che i giornali rompiscatole pubblicano quasi
per riempitivo nella pagina della cronaca nera:
A Pisa una ragazza è stata stuprata sul treno
da un povero extracomunitario in crisi di astinenza sessuale.
Qui però, il riso ci muore sulle labbra.
Infine, a Santa Margherita Ligure non hanno
trovato spazio per alloggiare gli extracomunitari, sicché laggiù il turismo va
a gonfie vele. Però gioiscono poco le località di villeggiatura circonvicine e
onniaccoglienti.
Piero
Nicola
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