"Ciò che oggi la
Chiesa deve superare per sopravvivere è il vortice di ambiguità in cui è stata
trascinata dagli anni Sessanta." Enrico Maria Radaelli
Gestita
dai poteri attivi nel tenebroso sottosuolo abitato dagli iniziati, l'officina liberale produce
e spaccia il lugubre umanesimo postmoderno, una ideologia ultima, che
confonde e stordisce il clero e il laicato post-conciliari, persuadendoli a
prestar fede alla allarmante miscela di catastrofiche previsioni e di
eco-calunnie contro la vita umana e contro l'onestà delle unioni matrimoniali.
In
perfetta sintonia con il lavoro profondo dei mistificatori superiori,
i giornalisti di quadro rovesciano sui disarmati lettori proclami
catastrofici, che incoraggiano le unioni irregolari ed applaudono la politicamente corretta sterilità.
La
perfetta incredibilità e illogicità dell'eco-pensiero, diffuso dagli squillanti
promotori della contraccezione e dell'aborto, si rivela tuttavia al qualunque
osservatore capace di rammentare l'origine del terrorismo a monte, ossia
l'allarme gridato a squarciagola da Robert Malthus (1766-1834) quando la
popolazione mondiale era inferiore agli ottocento milioni di unità, poco più di
un decimo di quella attuale.
L'assenza
di rigore scientifico nelle tesi malthusiane si manifesta al lettore che consideri il fondamento del gridato allarme
nella valutazione infondata e quasi terroristica dell'insufficiente crescita
delle risorse alimentari
Purtroppo
la macchina che diffonde l'ideologia denatalista oggi (come nel XIX secolo) è nutrita dalla chiacchiera di politicanti servili e
lubrificata dal denaro di usurai necrofili, abbacinati credenti nelle
fumettistiche profezie formulate da pseudo-scienziati intorno alla minaccia
di eco-catastrofi causate dallo sviluppo demografico.
Gridate
da araldi illuminati dall'ateologia francofortese e dalla squillante sodomia
californiana, le leggende crepuscolari intorno alla bomba demografica
suscitano allarmi ingiustificati e roventi trepidazioni nei settori della
Chiesa cattolica sferzati dal vento del concilio, aree in cui vescovi
stupefatti dagli strilloni attivi al soldo delle logge e dei poteri forti,
credono che il futuro del genere umano sia minacciato dalla irresponsabilità di
coniugi fecondi come conigli.
I
timori e le inquietudini clericali, denunciate e ridicolizzate da Antonio
Socci, frenano la sacra missione della Chiesa cattolica, che contempla la
strenua resistenza ai nemici della vita umana e ai cadaverici calunniatori del
suo provvidente Creatore.
Opportunamente
l'attuale caposcuola dei filosofi cattolici, mons. Antonio Livi, propone una
raccolta di saggi che forniscono "i criteri di sicuro discernimento
teologico, che possono rimediare al grave disorientamento provocato dalla
discussione sui temi all'ordine del giorno nel Sinodo sulla famiglia" [1].
Don
Stefano Carusi, autore di un puntuale intervento sulle velenose alterazioni,
seminate dai teologi progressisti intorno al concetto di misericordia, dimostra
che "una larga parte del mondo cattolico aggredito dai fermenti del
protestantesimo liberale, del modernismo e del relativismo mondano, sembra
anch'esso aver smarrito le corrette nozioni di grazia, stato di grazia, grazia
santificante" [2].
Risultato
di un tale velenoso delirio teologico sono le avventurose tesi dei cardinali
Walter Kasper e Reinhard Marx, nelle quali l'emergente teologo Carusi vede
l'influsso devastante del luteranesimo. Livi, pur assegnando alle tesi di
Carusi il carattere limitativo della dottrina privata, non esclude il sospetto
che i cardinali tedeschi progettino "mutamenti sostanziali e quindi,
all'atto pratico, di diretta negazione della verità che Dio ha rivelato e la
Chiesa custodisce fedelmente e interpreta infallibilmente."
Nutrimento
e alibi dell'eresia nascosta (a tempo debito denunciata dall'inascoltato
cardinale Alfredo Ottaviani) dunque è l'immaginario pericolo
demografico, oggetto del grido d'allarme in salita dal sottosuolo della
ragione oscurata dall'ateismo e dall'eco-ideologia.
La
linea di difesa della fede cattolica coincide pertanto con la linea di difesa
del sacro diritto di nascere, procreare e dominare la terra, diritto stabilito
dal Creatore: "Dio
creò gli uomini secondo la sua somiglianza ... e disse loro siate fecondi e
moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela" (Gen., I, 28).
Piero Vassallo
[1] Cfr. Antonio Livi. Discussione sulla pastorale della
famiglia, in Aa. vv., Antonio Livi, Enrico Maria Radaelli, Stefano Carusi, Dogma
e pastorale, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2015, pag. 7
[2] Cfr. Stefano Carusi, La tesi di Walter Kasper sulla
misericordia si ricollega più all'eresia luterana che al dogma cattolico",
in Aa. vv., Dogma e pastorale, op. cit., pag.181.
Nessun commento:
Posta un commento