domenica 12 ottobre 2014

Gender Diktat, l'empietà delirante contro la natura

 In Discesa all’Ade e resurrezione, il defunto professore Elémire Zolla, il più rigoroso, squillante ed escandescente dei discepoli della scolastica francofortese, dimostrò, per mezzo di argomenti al fosforo, che l’ultimo rifugio dei progressisti è la teologia capovolta e antivitale bandita dall'eretico Marcione Pontico [1].
 “L’omosessuale Marcione , rammentava Zolla, "concepì e fondò una Chiesa di celibi, che affamano il mondo privandolo del seme. La chiesa di Marcione vuole distruggere il mondo. Il matrimonio come sacramento, ben tardo nella Chiesa di Pietro, qui è impossibile. A Gesù non fu mai rivolta la richiesta più naturale, così insistente nell’Antico Testamento: che la donna possa partorire. Il Padre dell’Antico Testamento era giusto, non fu il padre di Gesù. Marcione proclama che il Vangelo è imparagonabile, non se ne può dire e pensare nulla: proviene dal Dio alieno” [2].
 Il demiurgo malvagio, creatore di questo mondo, nella mente degli antichi gnostici, è concepito quale antitesi del Bene. Il parolame gnostico del postmoderno Zolla è una pietra miliare nella storia dell’eclissi dell’intellettuale: segna il punto nel quale l’ideologia dei laicisti/progressisti si è abbassata  fino a diventare supporto dell’insorgenza/insolenza pederastica organizzata dai borghesi in marcia verso il Nulla lucente, di cui si parla nel salotto iniziatico impropriamente detto buono.
 La scena della sinistra chic in linea con la borghesia reazionaria, spocchiosa, esoterica e gay (la borghesia ridicolizzata nei romanzi antifascisti di Jean Paul Sartre) [3], è il risultato del pensiero elucubrato dalla retroguardia oscurantista, che continua ed esaspera la guerra di Marx alla civiltà cristiana, nascondendo il fallimento della rivoluzione sotto i panni della solidarietà da palcoscenico e della libertà da vespasiano ruggente.
 La nuova sinistra è una radunata di amorali estenuati, di macchiette filosofanti, di sconvolti d'assalto, di preti deragliati nella teologia della liberazione, di stilisti capovolti, di pupattole governative, di spogliarelliste conferenziere, di cocainomani d’alto lignaggio, di cantanti impegnati con la sacra banalità, di affaristi a spese dell'erario, di fotografi addetti al collocamento delle lolite in rispettabili alcove, di scialacquatori gongolanti, di filosofi profumati e di giornalisti ammaestrati.
 A ragion veduta Rodolfo de Mattei, giovane e già affermato politologo, indica la lontana origine marxista e freudiana  della gnosi ultra-rivoluzionarie, che accomuna i promotori dell'aborto e dell'eutanasia ai banditori della pederastia e della pedofilia (cfr. Gender Diktat, Solfanelli editore, Chieti 2014, pagg. 186. euro 14).
 Rodolfo de Mattei definisce infatti l'idea di ambivalenza, motore della rivoluzione nichilista in atto, "un processo di decostruzione della realtà e della verità, che porta all'esercizio arbitrario del potere e all'intolleranza".
 Ora l'ambivalenza degli urlatori pederastici discende dall'avversione alla logica, guerra dichiarata apertamente e senza pudore dall'omosessuale filosofante a Santa Monica, Herbert Marcuse: "il principio di identità e non contraddizione è fascista. Aristotele è fascista". L'antifascismo è il passaporto richiesto dai padroni del paese in cui regna la rivoluzione delirante.
Rodolfo de Mattei sostiene e dimostra che nel pensiero californiano si attua "l'incontro tra marxismo e freudismo", una copula che "costituisce la miscela incendiaria per distruggere la morale cattolica e tradizionale, incarnata dall'istituto familiare".
  Il primo vagito della rivoluzione contro natura si udì quando fu costituito l'Istituto per la ricerca sociale, che dal 1930 al 1938 fu diretto da Max Horkheimer e di cui fecero parte gli esponenti del marx-freudismo, come Wilhelm Reich ed Herbert Marcuse [4].
 I banditori della sodomia erano audaci turisti, i quali, esibendo il passaporto antifascista, rilasciato dall'autorevole scolastica marcusiana, sognavano di viaggiare nel paese dove è consenti lo stupro della ragione e del corpo e la recita della filastrocca anti-aristotelica: l'identico è il contrario di se stesso, la natura è contro la natura, l'uomo vive tra il maschile e il femminile, la donna può diventare maschio, il bambino è un soggetto desideroso di stupro, la bambina è una donna potenzialmente maschia.
 Alla fine degli anni Cinquanta le avanguardie cattoliche, ad esempio padre Julio Meinvielle e il cardinale Giuseppe Siri, denunciarono l'insorgenza di un pensiero di stampo neognostico indirizzato alla aggressione dei concetti di normalità e alla sovversione della società tradizionale. Purtroppo il loro grido d'allarme fu tacitato dal buonismo festante nell'aula del Vaticano II. Di conseguenza il pensiero marx-freudista passò impunemente dal delirio di parole ai fatti deliranti.
 De Mattei, autore che gode di uno straordinario acume, rievoca alcune criminose imprese che furono in qualche modo ispirate dalla scolastica francofortese/californiana. Ad esempio l'esperimento stregonesco del dottor John Money (un nome un destino monetario), il quale sperimentò le sue tesi intorno alla possibilità di cambiare sesso, sui gemelli Bruce e David Brian Reimer.
 Manipolati e operati in una clinica incubosa, i due infelici gemelli furono trasformati in una coppia e avviati alla consumazione di rapporti incestuosi.
 Money vantava la sua impresa quale preambolo a un mondo nuovo, cioè liberato dalla legge naturale. Se non che le vittime del suo folle esperimento, incapaci di sopportare l'orrore in cui erano precipitate,  si uccisero, Reimer assumendo veleno e David sparandosi con un fucile.
 Nonostante l'esito tragico dell'esperimento di Money, la disgraziata ideologia americana, che contempla la felice mutazione del sesso, conquistò gli ammiratori europei dell'Unione sovietica e trascinò nel gorgo perfino la sinistra democristiana e il partito di Berlusconi.
 La civiltà italiana, infettata dal pensiero occidentale (propriamente detto lues dei bassifondi) ora si avvia a scendere festosamente nella fossa dei serpenti intitolata alla vicenda di Sodoma e Gomorra. Solo un Dio ci può salvare: in questo perfino l'ateo Martin Heidegger non sbagliava.

Piero Vassallo
   




[1]              Marcione (Sinope circa 85 – Roma 165) è l’ispiratore di un vasto movimento di fanatici neopagani intesi a respingere l’Antico Testamento e a purificare il Nuovo Testamento eliminando qualunque riferimento al Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
[2]              Cfr. “Discesa all’Ade e resurrezione”, Adelphi, Milano 2002, pag. 124.
[3]              Nella trilogia a sfondo autobiografico, Le chemin de la liberté, J. P. Sartre accusò di sodomia i simpatizzanti di Hitler, che accorrevano ad applaudire i soldati tedeschi in trionfale sfilata a Parigi. Per squalificare un rivale, impegnato ad impedire un aborto, Sartre si affretta ad accusarlo di pederastia. Tale era la sinistra, prima della svolta sessantottina.
[4]              Reich, autore di tesi psichiatriche d'indirizzo fantascientifico, al culmine di una crisi di nervi fu rinchiuso in un manicomio dove morì nel 1957.

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