martedì 17 febbraio 2015

Islam buono e islam americanizzato

In attesa della agognata riabilitazione di Julius Evola, gli esuli dalla cripto-destra (cripto nel senso di sepolta) incensano la curiosa triade Maometto, René Guénon & Martin Heidegger.
 Insieme con il guénonismo adelphiano, fra i fantasmi della destra defunta / spurgante corre a perdifiato un allucinato, germanico apprezzamento dell'islam de noantri.
 Tra le righe melanconiche e oltre tombali  della liturgia neodestra, squilla la rievocazione dei camerati maomettani combattenti nell'esercito del III Reich.
 Intanto, sopra la polvere esoterica, sollevata dalla corsa dei replicanti nel deserto, fiammeggiano i labari dell'acrobazia dietrologica, sui quali sta scritto che la proverbiale mitezza islamica è stata inquinata dai pupari americani, colpevoli di aver armato la instabile psiche di alcuni falsi seguaci del "profeta", al fine di rafforzare il loro potere sul mondo.
 Una fratta verità risiede purtroppo nella vicenda delle armi incautamente consegnate dagli americani ai guerriglieri afgani, in rivolta contro gli occupanti sovietici. Se non che è del tutto inverosimile la tesi che contempla il passaggio da una mossa militare, gravida di sciagure, perché dettata da una impulsiva e cieca avversione all'Unione sovietica, a un progetto strategico inteso a suscitare la rivoluzione islamica da allora in atto contro l'Occidente.
 L'islam guerrigliero, americanizzato ed ebraicizzato, che falsifica e corrompe l'islam propriamente detto è una leggenda metropolitana, da osteria gnostica frequentata, da dualisti urlanti.
 La proverbiale stupidità degli americani, in ultima analisi, è superata dai teorici della defunta / cinerea destra, i quali contemplano un islam intrinsecamente saggio, giusto e pacifico e un islam alterato e corrotto dal pensiero diffuso dai servizi segreti occidentali.  
 La bufala destra corre a perdifiato nelle prateria dell'esoterismo, pascolo verde come il vessillo del profeta, prato frequentato da iniziati, che coprono con i turbanti i loro conturbanti abbagli. Concimate dalle ceneri della destra gaucciana, fioriscono allucinazioni che mettono in scena maomettani in veste di controrivoluzionari piissimi. nemici originali e irriducibili dell'eversione talmudica
 Ora agli uditori del delirio destro si può rammentare, senza temere smentita, che il conflitto arabo-islamico è un fatto recente, tuttavia non sufficiente a cancellare la lontana, conclamata origine talmudica ed ereticale della pseudo teologia di Maometto.
 L'invincibile ignoranza dei neodestri non giustifica l'oblio della verità sulle origini dell'islam, ossia le lezioni impartite da un rabbino eterodosso al giovane apprendista Maometto.
 Alla fine degli anni Cinquanta, un eminente studioso dell’Islam, il padre domenicano Théry, pubblicò, firmandolo con lo pseudonimo Hanna Zacharias, un saggio, “Vrai Mohammed et faux Coran ”, che ha dimostrato, senza lasciare ombra di dubbio, la derivazione del fatalismo a sfondo pessimistico e violento, che sta alla base della teologia di  Maometto, dalle elucubrazioni eterodosse di cristiani eretici e da talmudisti eterodossi, animati da una convergente, fanatica avversione al Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento.
 L'odio islamico nei confronti degli infedeli, ha infatti origine dalle dottrine ereticali, che contemplavano l'irriducibile opposizione dei veri spirituali (pneumatici, nel linguaggio gnostico) e gli infedeli, animali parlanti da asservire alla punitiva ferocia islamica.
 La passione islamica a destra, quando non è dettata dalla pura stupidità, ha origine dalla falsa teologia, esattamente dallo gnosticismo che Guénon, con l'aiuto di Evola, ha fatto circolare in ambienti intossicati dal massone Arturo Reghini. Ambienti che hanno generato la destra allucinata, che pone la candidatura (fortunatamente spettrale) al ruolo di futuro partito dei collaborazionisti con gli invasori islamici e con i loro ecumenici tirapiedi.  


 Piero Vassallo

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