Non senza rinnovare il disprezzo dovuto al
parlamento democratico, che ha depenalizzato l'aborto alzando il vessillo del culocrate
sessantottino Herbert Marcuse, rammentiamo ai politicanti oggi in
tutt'altre [futili] faccende affaccendati, gli allarmanti numeri
delle statistiche, che rivelano l'indirizzo all'estinzione del popolo
italiano.
I
democraticamente eletti chiacchierano in allegra, festosa continuazione. I
severi numeri rivolgono all'illusione politica le parole scritte nel
vocabolario dell'inquietante, dura e deprimente realtà.
Ad
esempio, le statistiche rammentano che, nel 1900, nacquero un milione di
italiani, nel 2012 soltanto cinquecentomila. Il guru denatalista Georges Soros
e Bill Gates gongoleranno. Il vespasiano si illuminerà. Gli ecumenisti
contempleranno i celesti orizzonti di un mondo senza più prolifici conigli.
Tuttavia
le attuali cinquecentomila nascite - 8,4 per mille, contro il 23 per mille del
1946, secondo le statistiche ufficiali -
rivelano che la popolazione italiana si è stabilita sotto la c. d. "soglia
di sostituzione", formula che significa l'avviamento di un vero e
proprio auto-genocidio.
Il
triste futuro degli italiani si comincia a intravedere nelle allarmanti
statistiche: cinquantaquattro milioni di italiani a bassa fecondità e a rapido
invecchiamento e quattrocentotrentottomila immigrati giovani, prolifici e agguerriti.
L'Italia inebetita e disarmata galoppa nella triste direzione di una fine
bizantina. Il potere spirituale e quello politico ci stanno trasformando
gli italiani in disarmati e castrati conigli.
Se non
cambia l'indirizzo autolesionistico della politica e della "cultura"
di riferimento, nel giro di cinquanta/sessanta anni l'Italia diventerà una
colonia islamica.
La
drammatica storia dei paesi cristiani invasi e dominati dagli islamisti non ha
fatto scuola. Solo il buonismo fa scuola. Renzi minimizza. La Camusso approva.
Bergoglio esulta. La marina trasporta. La malavita accoglie. Il terrorismo
recluta. Gli italiani contemplano a bocca aperta.
Il
vespasiano gongola e rammenta le (inattuali e obliate) pagine
dell'insospettabile Jean Paul Sartre sulla felicità dei pederasti francesi, in
festa per l'occupazione nazista.
(Per
inciso: la descrizione sartriano del gongolamento pederastico nell'estate
parigina del 1940 dovrebbe far riflettere i politici che non vedono lo stretto
legame di pederastia e "amore" per gli invasori).
Disgraziatamente
il futuro italiano è già cominciato nel segno del masochismo e della fragilità.
Il pio ministro degli esteri risponde alla minaccia terroristica inchinandosi
con stile Schettino.
La
stupidità politicante intanto si è schierata con gli americani e i cialtroni
ucraini contro Putin, l'unico possibile, efficiente argine all'islam. La triste
ombra di Maometto è sopra il futuro della delirante politica italiana.
Piero Vassallo
Ma in 50 anni cosa avete creato? Avete difeso solo la vostra posizione sociale. VERGOGNA!
RispondiElimina