La Lega
di Matteo Salvini promuove e conduce, insieme con i movimenti della destra
radicale, una ferma e ragionevole opposizione alla politica pseudo umanitaria
del governo italiano, responsabile di una scelta demagogica che sta facilitando
l'immigrazione di stranieri dall'incerta identità e dalla oscura intenzione.
Quantunque
apprezzabile, l'opposizione di Salvini manifesta, purtroppo, i limiti di una
proposta finalizzata a risolvere una emergenza infelicemente gestita dal
governo Renzi ma causata dalla pesante
crisi demografica, ossia dall'allarmante discesa della popolazione italiana
sotto la soglia di sostituzione.
L'immigrazione è la
infelice e drammatica risposta alla galoppante denatalità causata dalle
disgraziate e infami leggi proposte, negli anni del ruggente delirio
sessantottino, dal duo lib-lab Fortuna & Baslini e approvate
dall'ignavia dei c. d. moderati.
Non è
possibile contrastare efficacemente la sgangherata logica immigrazionista senza
risalire alle sue nascoste cause - diminuzione e invecchiamento della
popolazione italiana - e senza proporre adeguate contromisure, cioè leggi (di
segno opposto per diametro a quelle dettate dal vaneggiamento sessantottino) a
sostegno delle famiglie italiane.
Per
avviare un'azione finalizzata a sostenere le famiglie italiane occorre fare
chiarezza sul dubbio contributo offerto dai vaghi frammenti di una destra
inquinata dalle suggestioni del pensiero iniziatico/magico procedente nella direzione
malthusiana indicata dai necrofili, che occupano i vertici del potere
finanziario.
Purtroppo
la cultura della destra è largamente inquinata dal pensiero di Julius Evola, un
autore che ha condiviso e quasi anticipato gli argomenti terroristici dei
neo-malthusiani.
Discepolo
di Reghini e di Guénon, Evola, nel 1952 osservava, con spavento e orrore, la
crescita della popolazione mondiale e affermava: "ci troviamo al
cospetto di una fiumana che avanza ingrossandosi sempre di più con l'effetto di acutizzare
crisi e disordini di ogni specie" [1].
Nel
1952 Evola, capovolgendo la verità oggi sotto gli occhi di tutti, scriveva, nel
saggio citato che "fra i fattori del disordine e della crisi dei tempi
moderni, oltre a quelli dovuti a processi di sovversione ... ve ne sono altri
aventi un carattere naturale e che hanno un'efficacia solo perché l'uomo non
prende posizione di fronte ad essi. Un fattore particolarmente importante di
questo secondo genere è costituito dall'incremento della popolazione".
Di qui una tesi che
anticipa le idee malthusiane della banca felice: "Non vi è dubbio che
ove fosse possibile ricondurre il mondo alla densità di popolazione che si
aveva tre secoli fa conservando il grado attuale di civiltà materiale le
questioni sociali ed economiche che travagliano i popoli di oggi si
renderebbero pressoché irrilevanti".
Mescolate
alle oscure verità della destra evoliana le buone ragioni di Matteo Salvini
scendono al livello di una protesta circolante su se stessa.
Piero Vassallo
ma tutto questo: follia sessantottina e immigrazione a valanga, non fanno parte di uno stesso disegno???
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