Il cardinale B u r k e ha di
recente rivolto un appello ai fedeli, dopo il famigerato Sinodo sulla famiglia:
“[…] Sono molto preoccupato, ha detto, e chiamo tutti i cattolici, laici,
sacerdoti e vescovi, a impegnarsi, da oggi fino alla prossima Assemblea
sinodale [il prossimo ottobre] al fine di mettere in luce la verità sul
matrimonio”. Mettere in luce questa “verità” significa ribadire la sana
dottrina cattolica, difendere l’intero deposito della fede, sempre più
minacciato dalle sconcertanti iniziative di Papa Bergoglio. L’appello del
cardinale è rivolto a tutti i fedeli. È evidente che non si tratta di un
semplice invito a pregare per il trionfo di Cristo o a vivere da buoni
cristiani, al fine di convertire il mondo con il nostro esempio. Le preghiere,
si suppone, le diciamo tutti ogni giorno. E non cerchiamo forse tutti di vivere
da buoni cristiani, con l’aiuto di Dio? “Impegnarsi a mettere in luce la verità
del matrimonio”, significa oggi impegnarsi ognuno secondo le sue capacità
nella indispendabile battaglia dottrinale per la difesa del dogma della fede.
Questa battaglia non può evidentemente essere limitata alla dottrina sul
matrimonio. Il tentativo in corso da parte della componente deviata
della Gerarchia cattolica attuale di distruggere il matrimonio cattolico, si
inquadra nel più generale tentativo in corso, dal Vaticano II in poi, di
“riformare” secondo le esigenze del secolo la dottrina e la pastorale della
Chiesa nella loro totalità.
Lo sappiamo tutti, che è così. Occorre dunque
insistere nella battaglia dottrinale, perché la dottrina altro non è che
l’insegnamento di Cristo Nostro Signore, completato dagli Apostoli e mantenuto
nei secoli dal Magistero della Chiesa, sino al pastorale Vaticano II escluso.
Essa è attualmente circondata da un’enorme ed interessata confusione che noi,
come cattolici, abbiamo innanzitutto il dovere di cercar di dissipare.
La critica documentata ai testi
del Concilio, alle loro ambiguità e ai loro errori, ha ormai una storia
abbastanza lunga. Sarebbe grave lasciarla morire nelle opere degli studiosi che
hanno avuto il coraggio di affrontarla in modo sistematico: Romano Amerio,
mons. Brunero Gherardini e qualcun altro. Continuare a rifugiarsi nella
leggenda del postconcilio che sarebbe l’unica causa di tutto, anche se
sì, ovviamente, dài, nel Concilio ci sarebbe qualcosina da rivedere, qualche
espressione infelice…Come mai, dopo i dogmatici e perfettamente ortodossi
concili di Trento e primo Vaticano non c’è stato alcun “postconcilio”
apocalittico eversore della Chiesa, sino alle fondamenta?
Del pari, non sarebbe forse l’ora
di accorgersi che il bicchiere non è a metà vuoto solo ora che c’è Papa
Bergoglio? Che il bicchiere ha cominciato ad essere mezzo pieno e mezzo vuoto
sin da Giovanni XXIII, l’artefice della pastorale dell’aggiornamento
imposta al Concilio? La liturgia cattolica chi l’ha distrutta: Montini o Bergoglio?
E il bacio pubblico al Corano, non è stato opera di Giovanni Paolo II, il
quale, tra altre cose, ha anche criminalizzato l’intera storia della Chiesa con
le sue continue e assurde profferte di scuse al mondo? Ed anche Benedetto XVI,
certamente il migliore dei Papi postconciliari, ha forse modificato
l’impostazione disastrosamente “ecumenica” che caratterizza la Chiesa dal
Concilio in poi? Una Chiesa che, lo vediamo tutti, ha da cinquant’anni smesso
di convertire individui e popoli a Cristo per dedicarsi alla costruzione della
pace mondiale mediante il “dialogo”, unitamente a tutte le altre religioni
della terra!
Fondare “Leghe per la preghiera
di riparazione” è certamente bello. Ancor più bello e sicuramente più utile
sarebbe, a parer mio, fondare “Leghe per discutere le deviazioni dottrinali e
liturgiche nella Chiesa attuale”. Ed inoltre: “Leghe per dibattere le
insufficienze della Messa del Novus Ordo”, che assomiglia in modo
impressionante al rito degli eretici Anglicani, guarda un po’ la combinazione… Ed
è certo bello consigliare i fedeli ad aver sempre fiducia nella Provvidenza ma
è sbagliato dir loro che, nella spaventosa situazione attuale della Chiesa e
dell’Italia, essi “devono solo praticare la vita dei buoni cristiani
mettendo tutto nelle mani della Provvidenza”. Certamente anche il fondatore dei
Francescani dell’Immacolata ha praticato e pratica, sicuramente assai meglio di
me, la vita del buon cristiano, mettendo tutto nelle mani della Provvidenza: tuttavia
ha lasciato demolire, mese dopo mese, il suo meraviglioso ordine senza
muovere un dito. Ed ora anche le Francescane dell’Immacolata hanno completamente
ceduto, come si evince dalla loro recente Nota Ufficiale, a dir poco
deprimente, che ho letto su Chiesaepostconcilio.blog del 24 dicembre
scorso.
Mi sbaglierò, ma credo ci siano
anche coloro che attendono, in fervore di preghiere e totale desistenza d’atti,
che si compia l’ora della liberazione nell’anno 2017, greve di significati
astrologici, liberatori e quant’altro la numerologia cabalistica sia capace di
inventarsi. Dovrebbe infatti realizzarsi la congiunzione delle date 1517
(scisma luterano), 1717 (fondazione della Massoneria), 1917 (rivoluzione russa
e apparizioni di Fatima). Sant’Agostino diceva che affidarsi alla superstizione
dei numeri non è degno di un cristiano. Noi dobbiamo fare ogni giorno il nostro
dovere di credenti e non pensare a queste cose. Il nostro dovere, oggi, è
quello di rispondere all’appello del cardinale Burke, che possiamo
considerare la nostra vera guida spirituale, unitamente a tutti quegli
ecclesiastici (per ora pochi) che lo seguono e lo seguiranno. Ciò significa che
dobbiamo metterci al lavoro, studiare, discutere, intervenire, per confondere i
facitori di eresie e seminatori di zizzania che ammorbano l’ambiente in gran
numero. Nostro Signore e gli Apostoli pregavano il Padre in continuazione. Ma si limitavano forse a questo?
Paolo Pasqualucci, filosofo cattolico
Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !
RispondiEliminaCarissimi Sig. Vassallo,
Il suo sito "Controvveleni e Antidoti" è stato scelto e proposto come "Sito della Settimana" dalla
nostra WebRadio "Radio Vobiscum"
Le auguriamo un buon proseguimento e un Anno Nuovo 2015 di serenità, felicità e fiducia nel Nostro Signore Gesù Cristo.
« A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata.»
(((†))) - Radio Vobiscum - [Podcast]
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